La sconfitta dei genitori-nonni “Un sopruso toglierci la figlia alla Nannini non lo farebbero”

Loading

TORINO — Luigi e Gabriella Deambrosis non rivedranno più la piccola Viola (nome di fantasia). Questo, almeno, è ciò che pensano i giudici: la Corte di Cassazione ha confermato ieri la sentenza d’appello. Ma la coppia annuncia un ricorso a Strasburgo. La madre (che al momento del concepimento aveva 57 anni) e il padre (che ne aveva 70) hanno “una modalità distonica di rapportarsi con la bambina”, e per la donna in particolare “il mondo esterno è visto come una proiezione dei propri desideri o bisogni, indipendentemente da un esame obiettivo della realtà”. Nelle 16 pagine di motivazioni, relatore il giudice Massimo Dogliotti, la Cassazione non entra nel merito dei fatti, come il proscioglimento dall’accusa penale di avere lasciato sola la piccola per pochi minuti nell’auto parcheggiata davanti a casa. La coppia vive in un piccolo paese del Monferrato a pochi passi da Casale, in una villetta col giardino davanti alla quale passa una minuscola strada, dove non circolano auto, o quasi.
I magistrati precisano che la decisione non ha nulla a che fare con l’età, affermando che esiste “una grave ed irreversibile inadeguatezza dei genitori”. Ma i Deambrosis, lei bibliotecaria e lui giornalista in pensione, ci credono poco.
Come vi sentite dopo questa sentenza?
«È un grande sopruso. Che cosa faranno allora con Gianna Nannini e Carmen Russo, con tutti i vip che hanno avuti figli a una certa età?».
I giudici sostengono che non siete buoni genitori…
«Dicono che non ho l’immaginario paterno — spiega al telefono Luigi Deambrosis, un uomo che, raccontano le sentenze, è diventato padre soprattutto per far piacere a sua moglie — ma la verità è che non ci hanno dato il tempo di provarci. Viola
ce l’hanno portata via che aveva due mesi. Se ce l’avessero lasciata un po’ di più avrebbero capito che potevamo essere un buon padre e una buona madre».
I vicini di casa vi hanno denunciato perché la bambina era sola in auto. È vero?
«Sì, certo, l’ho lasciata dormire nel seggiolino per 7 minuti, il tempo di salire a scaldarle il latte. Dopo, saremmo andati insieme
a prendere mia moglie. Siamo stati prosciolti (già in istruttoria, ndr) dall’accusa penale, ma a quanto pare non importa a
nessuno».
Vi arrenderete davanti a questa decisione?
«No. Non ci arrenderemo, è un dolore troppo grande. Decideremo che cosa fare insieme all’avvocato».
Da quanto tempo non vedete Viola?
«Da più di un anno. Non ci sono parole per dire quanto mia moglie e io stiamo soffrendo. Avevamo una grande speranza nella giustizia, c’erano degli elementi nuovi… ma non sono stati considerati. Andremo avanti».
Le perizie hanno dichiarato Luigi e Gabriella sani di mente, ma nel 2003 la loro richiesta di adozione era stata rifiutata per ragioni di età. Viaggi, prove, tentativi. E alla fine la nascita di una bella bambina nella maternità migliore d’Italia, al “Sant’Anna” di Torino. Da subito, i due sono guardati con perplessità. Ora l’avvocato Boscagli commenta: «Strano che la Corte abbia voluto “difendersi” a più riprese dall’idea che la decisione fosse dettata in primo luogo dall’età dei genitori. Questa sentenza mette in discussione il modo di essere genitori di tutti gli italiani. Chi è in grado di esprimere i suoi sentimenti genitoriali durante gli incontri “protetti” presso i servizi sociali con una bambina di pochi mesi, mentre è osservato come una scimmia in gabbia?».


Related Articles

Il viaggio senza ritorno dei minori stranieri

Loading

Tor Sapienza. Il sindaco Ignazio Marino visita il quartiere in rivolta contro gli immigrati e promette lotta al degrado. Una ventina di minori trasferiti giovedì tornano al centro di accoglienza per rifugiati ma non trovano posto nella loro “casa”: riportati subito indietro da dove erano fuggiti

Ebola, scatta l’emergenza internazionale

Loading

L’epidemia Ebola. Da Ginevra l’Oms rilancia l’allarme sulla diffusione del virus in Africa occidentale

Stati Uniti, il 500% in più di bimbi migranti in cella in soli tre mesi

Loading

Stati uniti. Da maggio il numero è salito da 2.400 a 12.800. Non perché ne entrino di più illegalmente, ma perché i familiari senza documenti hanno paura a farsi avanti per riprenderli

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment