Apparecchi e software per evitare le intrusioni

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Un gradino sotto la fantasia, un gradino sopra la realtà che conosciamo. Però non si è del tutto disarmati. Quanti temono sorprese possono acquistare telefoni criptati e alcuni software che svolgono la stessa funzione. Ne esistono di molti tipi. Li producono in tanti. Con gli israeliani tra i più lesti nel pubblicizzarli. Anche se c’è sempre il dubbio: non è che è anche questi «rimedi» hanno una piccola breccia — provocata volutamente dai progettisti — per avere accesso a quello che dici? E poi ci sono sempre le contro-contromisure. Quando Barack Obama ha assunto nel 2009 la presidenza ha ottenuto di mantenere il suo Blackberry. Prima, però, lo hanno preso in consegna gli agenti del Secret Service e la stessa Nsa. Lo hanno «trattato» e reso immune — in teoria — alle incursioni esterne. Quindi lo hanno riconsegnato al numero uno. Ma nelle mani del presidente è apparso anche un secondo cellulare, un po’ più grande.

Una versione speciale che permette di parlare solo tra quanti possiedono lo stesso modello. Indiscrezioni sostengono che un cerchio ristretto di alti funzionari statunitensi lo ha avuto in dotazione. Se la Nsa ha ascoltato decine di leader, gli avversari non sono rimasti a guardare. Le spie che frugano nelle vite degli altri però non si scoraggiano e contano sulla tecnologia. Del resto dai files della Nsa rivelati da Edward Snowden risultata evidente come gli agenti abbiamo mirato molto in alto. Presidenti e capi di governi, dunque personalità che si presume godano di una certa sicurezza, sono stati tenuti sotto controllo. E non solo dagli americani. Alla fine il consiglio che i volponi danno è il solito. Efficace quanto impraticabile: resta sconnesso, lascia perdere computer e telefoni.



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