Missioni senza soldi, ma compriamo 3 F35

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Adesso il governo dovrà correre ai ripari con un nuovo decreto, ma è difficile che possa farlo prima di una decina di giorni visto che tra le urgenza c’è il provvedimento sull’Iva. «In queste condizioni il governo ha l’obbligo morale e politico di disporre l’immediato rientro de soldati», hanno spiegato ieri il deputati M5S delle commissioni Difesa e Esteri. Il rifinanziamento per l’ultimo trimestre del 2013 dovrebbe essere di circa 300 milioni d euro ma a questi si dovrebbero aggiungere altri 38 milioni di euro destinati come aiuti ai profughi della guerra in Siria. Tutto però è destinato a essere rimandato a chissà quando. Nel frattempo, sottolineano i deputati 5 Stelle, la partecipazione dell’Italia alla guerra in Afghanistan «non ha più base giuridica economica e politica e lo stesso discorso vale per tutte le altre missioni, soprattuto quella in Libano, che vedono coinvolto il nostro Paese». Ma né la crisi di governo né quella economica fermano il programma per gli F35. Lunedì ne sono stati acquistati altri 3, oltre ai tre per i quali erano già stati siglati i contratti. A denunciarlo alla commissione Difesa della Camera è stato ieri Francesco Vignarca, Coordinatore della Rete italiana Disarmo.


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