Malanni della democrazia. E anticorpi
Il tema della manifestazione, giunta quest’anno alla sua sesta edizione, è «Le incertezze della democrazia». E non c’è dubbio che tra i fattori più insidiosi nel minare il sistema rappresentativo in Italia c’è l’incapacità delle forze politiche di riformare il famigerato «Porcellum», la legge elettorale promossa a suo tempo dal ministro leghista Roberto Calderoli.
Canfora però non si limita a constatare l’oggettiva difficoltà d’intervenire su una materia così delicata. A suo avviso il «piagnisteo» sull’argomento è «assiduo ma finto», perché in realtà i due maggiori partner dell’attuale zoppicante coalizione di governo non disdegnano per nulla una legge che permette di scegliere gli eletti dall’alto, con il sistema delle liste bloccate, e di ottenere un cospicuo premio di maggioranza, un vero e proprio «malloppo», con margini di vantaggio esigui.
Ideato e progettato dall’editrice Laterza, promosso dall’amministrazione comunale piacentina, dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e da due atenei (l’Università cattolica del Sacro Cuore e il Politecnico di Milano), il Festival del diritto quest’anno intende approfondire, come spiega il direttore scientifico Stefano Rodotà, le cause che determinano in molti Paesi occidentali «un preoccupante abbassamento del livello degli anticorpi rispetto al rischio di derive neoautoritarie e alla negazione dei diritti».
Agli incontri in programma oggi partecipano, tra gli altri, Remo Bodei, Carlo Galli, Geminello Preterossi, Marco Revelli, Tamar Pitch.
In serata, è previsto il contributo del presidente della Camera Laura Boldrini, sul tema «Non c’è democrazia senza dignità», mentre domani interverranno a Piacenza il ministro delle Riforme costituzionali Gaetano Quagliariello e il cronista giudiziario del «Corriere» Luigi Ferrarella.
Un argomento attuale quanto scottante sarà toccato oggi da Sergio Romano, che segnala il rischio «di passare dalla democrazia alla iurecrazia» per il crescente condizionamento che esercitano sulle assemblee rappresentative e sui governi i giudici e i tribunali nazionali e internazionali, cioè organi privi di un mandato popolare. Il programma completo della manifestazione è sul sito www.festivaldeldiritto.it.
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