In Italia 4 mila suicidi l’anno. La metà poteva essere aiutata
ROMA – Sono circa quattromila le persone che ogni anno in Italia decidono di togliersi la vita. Ma la metà poteva essere aiutata a cambiare idea. Lo ha sottolineato Paolo Girardi, professore di Psichiatria all’università La Sapienza di Roma in occasione della Giornata mondiale della prevenzione del suicidio, che si svolge oggi con l’obiettivo di sensibilizzare su questo tema. Di coloro che pensano di compiere il gesto, infatti, uno su nove va fino in fondo. Si tratta in maggioranza di uomini (il rapporto è di tre a uno rispetto alle donne) di 40/45 anni, ma molti casi si verificano anche tra gli adolescenti e nella terza età. Il fenomeno è in aumento negli ultimi anni soprattutto nella fascia lavorativa dei 25-64 anni (+ 12 per cento nel 2009-2010 rispetto al 2006), per problemi legati alla crisi economica. A livello mondiale i dati sono allarmanti: una morte per suicidio ogni 40 secondi e un tentativo di suicidio ogni tre. Nel 2000, secondo l’Oms circa un milione di persone si è tolta la vita. E il fenomeno è tra le prime cause di morte nella fascia d’età 15-34 anni.
“La prevenzione è possibile e riguarda tutti. Bisogna informare la popolazione e aiutare familiari e amici a riconoscere i segnali d’allarme – spiega Maurizio Pompili responsabile del Servizio per la prevenzione al suicidio dell’ospedale Sant’Andrea di Roma – È importante lavorare nelle scuole, sensibilizzare i medici di base e fare campagne ad hoc. In altri paesi come la Germania, dove tutto questo è stato fatto il fenomeno si è dimezzato”. Fondamentale anche sfatare i falsi miti su chi tenta di compiere il gesto estremo e contrastare lo stigma. “Abbiamo fatto uno screening nelle scuole del Lazio –aggiunge – e abbiamo constatato che gli adolescenti a rischio erano molti, quindi è essenziale lavorare sulla prevenzione”.Tra i fenomeni in aumento anche i cosiddetti “parasuicidi”, cioè forme gravi di autolesionismo o tentativi di suicidio inconsci (ad esempio persone che guidano ad alta velocità sotto uso di sostanze) e gli omicidi-suicidi, legati soprattutto ai casi di femminicidio. “Nel primo caso sono coinvolti soprattutto gli adolescenti -spiega Girardi – mentre i casi di omicidio-suicidio sono legati a fattori culturali, come la gelosia e il possesso”.
Nella regione sono circa 700 i suicidi ogni anno, nella sola Roma se ne contano 200-250. E un impegno a lavorare sul contrasto del fenomeno è stato preso dall’assessora alle Pari opportunità della Regione Lazio, Concettina Ciminiello. “Ci impegneremo per la prevenzione del suicidio attraverso una maggiore attenzione sul territorio –afferma – E soprattutto nella scuola e nella famiglia”. Per Andrea Lena, presidente della commissione Politiche sociali e salute, bisogna anche tenere sotto controllo le persone che stanno vivendo una situazione lavorativa difficile, dagli imprenditori in crisi ai disoccupati. “Dobbiamo porre attenzione a questo dolore disabitato –sottolinea monsignor Andrea Manto, direttore della Pastorale sanitaria del Vicariato di Roma – Alle persone in situazione di marginalità, sole e fragili”. Per la Giornata mondiale è stato realizzato anche un ospuscolo che spiega quali sono i falsi miti da sfatare sulle persone che tentano il suicidio e quali i segnali per capire se un familiare o un amico sta pensando al gesto estremo. (ec)
© Copyright Redattore Sociale
Related Articles
Eurostat, Italia al sesto posto in Ue per richieste d’asilo
I dati del primo trimestre 2013 4.910 persone hanno chiesto asilo all’Italia. Un aumento del 31% rispetto allo stesso periodo del 2012, quando le richieste erano state 3.745. Dall’Eritrea il maggior numero di domande. Italia al nono posto per numero di richieste d’asilo pendenti
Le nostre buste paga dodicesime in Europa in Germania guadagnano il 14% in più
ROMA — I lavoratori danesi guadagnano quasi il doppio di quelli italiani: 27,09 euro lordi in media per ora contro 14,48. Ma a guadagnare più di noi nella Ue sono in tanti, ben 11 Paesi, come emerge dall’indagine Istat “Struttura delle retribuzioni”. Siamo lontanissimi anche dall’Irlanda, che vanta una retribuzione lorda media di 22,23 euro, e dal Lussemburgo (21,95).
Amianto e muri che cadono: migliaia di scuole a rischio
Allarme del Censis sullo stato degli istituti: sono vecchi e fatiscenti. In 3600 casi servono interventi strutturali; altri 9 mila sono costruiti anche con l’amianto