Tobin Tax, per i pagamenti resta il termine di ottobre

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ROMA — Di un ulteriore rinvio dei versamenti per ora non si parla. Anche se la messa a punto della norma sull’introduzione in Italia della Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie, è ancora in corso. La pubblicazione, due giorni fa, di un nuovo documento di consultazione su alcuni aspetti specifici, e molto tecnici, delle regole sul prelievo — fanno sapere dal Dipartimento delle Finanze — è solo la risposta ai molti quesiti avanzati dagli operatori.
Vuole essere cioè — spiegano ancora al Ministero — un contributo per chiarire tutti i dubbi relativi all’ imposta che anticipa in Italia una direttiva europea. E non, come potrebbe anche sembrare, e come comunque sperano gli operatori, una pausa di riflessione in vista di uno spostamento dei termini di pagamento.
Bisognerebbe trovare la copertura finanziaria per un rinvio e di questi tempi — con la riforma dell’Imu, il congelamento dell’Iva e il rifinanziamento della Cassa integrazione da attuare — non si tratta proprio di un obiettivo all’ordine del giorno facile da raggiungere . Le scadenze restano dunque quelle stabilite e già peraltro rinviate di due mesi rispetto alle previsioni del decreto varato dal Ministro dell’Economia del governo Monti lo scorso febbraio ed in via di modifica: i versamenti della Tobin Tax da parte degli intermediari, dovranno cioè essere fatti entro il 16 ottobre (prima il termine del pagamento era il 16 luglio). La normativa sta esplicando i suoi effetti dal 1 marzo per quel che riguarda i trasferimenti azionari, mentre partirà il 1° settembre per i contratti derivati.
Molti quesiti avevano trovato risposta sul sito del Dipartimento i primi di agosto ma venerdì è stata pubblicato un nuovo documento che apre la consultazione— e le domande —di tutte le categorie interessate su alcuni aspetti, come si è detto specifici, cioè la costituzione e i trasferimenti di diritti di usufrutto o di nuda proprietà sulle azioni o sugli altri strumenti finanziari e partecipativi. Il termine per poter dare suggerimenti, fare osservazioni o, più semplicemente, chiedere chiarimenti è stato fissato al 30 agosto con l’intento di fare seguire a ruota le risposte e la messa a punta del decreto definitivo di attuazione. Che comunque arriverà in corso d’opera, mentre la norma è già in applicazione, anche se prima dei termini di pagamento. Sempre che non si arrivi alla decisione, al momento esclusa, di un ulteriore aggiornamento così da avvicinare l’operatività della nuovo tributo a quella — gennaio 2014 — prevista dalla direttiva europea.
La Tobin Tax si applica sugli acquisti di azioni, di strumenti partecipativi nonché sulle operazioni in derivati comprese le cartolarizzazioni, prescindendo dal fatto che si tratti di operazioni avvenute in borsa o fuori borsa. L’aliquota prevista è dello 0,20% (0,22% per il 2013) per gli acquisti di azioni e strumenti partecipativi non quotati: lo 0,10% (0,12% per il 2013) per gli acquisti di azioni e strumenti partecipativi quotati; sono invece previsti importi fissi per i derivati.
Le scadenze per i versamenti, come si è detto, sono prossime ma gli intermediari e gli altri operatori di mercato scalpitano, sostanzialmente perché non vogliono essere i primi in Europa — in realtà la Francia si è già mossa — ad applicare la normativa e perché temono che nel frattempo i capitali degli investitori vadano dove la tassa ancora non c’è.
Stefania Tamburello


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