Bonus di 650 euro al mese, pausa di 10 giorni tra i contratti

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ROMA — Il bonus, sotto forma di taglio dei contributi, per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani fra i 18 e i 29 anni, limiti d’età fissati dall’Unione Europea visto che le risorse vengono in maggior parte da fondi comunitari. Un incentivo per l’assunzione, sempre a tempo indeterminato, dei lavoratori disoccupati di tutte le età, e quindi anche dei più anziani, con l’azienda che incassa la metà dell’Aspi, il nuovo sussidio di disoccupazione. E poi il taglio delle pause tra i contratti a termine, che tornano a 10 e 20 giorni come erano prima della riforma Fornero.

Il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri conferma le anticipazioni degli ultimi giorni. Ma perde anche un pezzo importante, quella flessibilità più spinta che si voleva sperimentare per le attività legate all’Expo di Milano. Dopo le resistenze dei sindacati, che volevano legare questa possibilità ad un accordo fra le parti sociali, il governo ha deciso di soprassedere, anche se è probabile che il Pdl ripresenti la proposta come emendamento in Parlamento. Cancellata anche la norma sui dipendenti pubblici, con la metà dei posti riservati ai precari nei nuovi concorsi, che potrebbe diventare un disegno di legge a parte. Se il governo stima che il pacchetto possa «attivare 200 mila persone», il ministro del Lavoro Enrico Giovannini spiega che solo la metà, 100 mila, potranno essere le assunzioni portate in dote dal bonus giovani. L’altra metà riguarda i tirocini e gli stage , concentrati soprattutto al Sud perché finanziati sempre da fondi europei. Sul piatto c’è un miliardo e mezzo di euro. Ma, come ricorda il sottosegretario al Lavoro Jole Santelli, «ci sono altre pagine da scrivere». Nuove risorse potranno venire dalle Regioni o dai fondi europei non ancora utilizzati o da quelli del nuovo piano 2014-2020.

Lorenzo Salvia


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