Sfrattato si uccide gettandosi dalla finestra
SAVONA — Giorgio scappava dai suoi fantasmi: quel lavoro che non era mai riuscito a trovare, una famiglia troppo fragile, la depressione. E ora l’incubo dello sfratto. Domattina lo avrebbero cacciato di casa insieme al fratello disabile e alla madre, che con la pensione era la sola a contribuire al bilancio. Ieri ha detto basta. Basta scappare. Si è lanciato dalla finestra di casa, al terzo piano di un’abitazione popolare di Cairo Montenotte, provincia di Savona, entroterra ligure.
A pochi chilometri da Vado, dove a maggio s’era suicidato l’artigiano che aveva chiesto aiuto a Beppe Grillo. Trentadue anni, il mese scorso Giorgio insieme alla mamma aveva bussato in Comune per dire che no, non abbiamo soldi,
e adesso che ne sarà di noi? La casa gliela aveva data in comodato gratuito un vecchio zio, ma da tre anni non pagavano le bollette né le spese condominiali. E la nuova proprietaria dell’immobile li aveva portati in tribunale. «Non risultavano residenti a Cairo. Purtroppo per legge non ci è stato possibile aiutarli. Nei prossimi giorni abbiamo altri due sfratti esecutivi, ci sono dei bimbi di mezzo: ma sono di qui, troveremo una soluzione d’emergenza », ha spiegato Fulvio Briano, il sindaco.
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