Germania, droni contro i graffitari dei treni

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Già , quelli che con più o meno talento ma sempre con bombo-lette di vernice spray a non finire dipingono la loro arte o scrivono la loro “firma” ovunque, su muri ai margini delle strade, su edifici
pubblici o privati, su autobus e tram. E appunto, ovunque e sempre più spesso, sui treni.
In molti Paesi, si sa, ormai le ferrovie locali hanno spesso rinunciato alla lotta contro i graffitari. Ma Deutsche Bahn no, non ci sta. Prende la cosa molto sul serio. Anche perché fa i conti, e il bilancio è pazzesco: l’anno scorso almeno 14mila opere spruzzate dei graffitari su vagoni, locomotive o edifici della DB. I danni sono stimati in circa 7,6 milioni di euro. E Deutsche Bahn, sempre in competizione con l’aereo e con le ferrovie di altri Paesi, non ci sta a vedere rovinati i suoi convogli, specie i lussuosi, bianchi treni ad alta velocità .
E allora ecco i droni anti-graffitari delle ferrovie. In Nordreno-Westfalia, lo Stato più popoloso, sono già  entrati in azione. Sono simili a mini elicotteri, verniciati nello stesso rosso standard delle locomotive tedesche, volano silenziosissimi a cento metri dal suolo e ad appena 50 chilometri orari. Per i graffitari è difficilissimo vederli e udirli, e intanto i droni — telecomandanti a distanza da un pilota come quelli militari in Afghanistan, e assistiti
da un operatore — scattano immagini e filmati, anche con telecamere a sensibilità  termica se è buio. Su ogni immagine, il drone registra luogo ora e data esatta. E con quelle immagini, identificare i graffitari è diventato possibile, mentre la registrazione di ora e luogo servono a rendere le riprese dei droni valide in un processo per risarcimento danni.
Però la guerra dichiarata da Deutsche Bahn non è a buon mercato: ogni drone costa 60mila euro al minimo, più lo stipendio del pilota e dell’operatore. Ma la tv tedesca dice che le ferrovie non sono nemmeno la prima azienda di qui che si difende con i droni contro i graffitari.


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