L’Europa avverte: Imu sospesa le coperture entro metà  mese

Loading

ROMA — Dovrà  passare per Bruxelles il previsto taglio dell’Imu sulla prima casa, nel senso che la commissione europea si aspetta che il nuovo governo presenti entro un paio di settimane l’aggiornamento del Programma di stabilità , con le coperture necessarie alla manovra sull’Imu ed eventualmente per finanziare l’abolizione dell’aumento dell’Iva al 22% da luglio, anche questa nei programmi dell’esecutivo Letta. Proprio per la difficoltà  di trovare le risorse (almeno sei miliardi per le prime emergenze, tra Imu, Iva, rifinanziamento della cassa integrazione in deroga, proroga dei precari del pubblico impiego) i primi provvedimenti del governo non arriveranno prima di una settimana.
Camera e Senato approveranno intanto oggi il Def, il Documento di economia e finanza, predisposto dal governo Monti e che sarà  presto aggiornato dall’esecutivo Letta. Il decreto legge che sospenderà  il pagamento della prima rata dell’Imu a giugno e che rifinanzierà  la cassa integrazione non è invece pronto. I nuovi ministri non hanno completato la formazione dei rispettivi staff e sui provvedimenti non c’è ancora l’accordo politico. Un quadro del percorso è stato delineato ieri dal nuovo ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, alla Camera, dove ha chiesto l’approvazione del Def, che costituisce «il primo tassello del mosaico». Indispensabile, perché, ha spiegato il ministro, «consentirà  l’uscita dell’Italia dalla procedura europea di disavanzo eccessivo permettendo spazi di flessibilità  al governo per finanziare la strategia» sulla quale ha ricevuto la fiducia. «Mantenendo la giusta attenzione ai saldi strutturali» di bilancio, ha proseguito Saccomanni, «sarà  possibile prevedere una modifica del profilo tendenziale che includa le priorità  annunciate dal governo», cioè meno tasse sulla casa e provvedimenti per il lavoro. In pratica il deficit 2014, previsto nel Def all’1,8% del Pil, potrebbe essere rivisto al rialzo con una nota di aggiornamento dello stesso Def.
«Nell’immediato si dovrà  provvedere alla copertura idonea alla sospensione della rata dell’Imu per giugno, preservando le esigenze di bilancio comunali». La sospensione, che secondo il sottosegretario Pier Paolo Baretta dovrebbe riguardare solo la prima casa, servirà  a trovare un accordo nella maggioranza su come riformare l’imposta «in un’ottica di maggiore equità  e di rilancio economico», ha detto Saccomanni. Il Pdl insiste per l’abolizione pura e semplice dell’Imu sulla prima casa, che costerebbe 4 miliardi l’anno. Il Pd invece è per toglierla solo per chi ha redditi medio bassi, per un costo di circa 2,5 miliardi.
«Nel decreto d’urgenza successivo al Def dovranno trovare spazio anche il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga e, se possibile, alcune prime misure a sostegno dell’occupazione giovanile». Per la cig serviranno 1-1,5 miliardi mentre per dare lavoro ai giovani, ha sottolineato il ministro si punta sullo youth guarantee, il piano europeo per offrire un contratto di lavoro, un tirocinio o un corso di formazione ai giovani entro 4 mesi dal completamento del ciclo di studi o dalla perdita del precedente lavoro. Bruxelles ha stanziato per questo 6 miliardi nel 2014-2020. Ma l’Italia, ha detto Saccomanni, uscendo dalla procedura di deficit eccessivo, potrebbe cominciare a spendere i fondi già  nel 2013. E potrebbe sbloccare il Patto di stabilità  interno, dando ai comuni più ampi margini di spesa.
Ieri sera è arrivato il dato sulle entrate tributarie del primo trimestre, pari a 87,7 miliardi, in leggerissimo calo (-0,3%) rispetto allo stesso periodo del 2012. Irpef nel complesso ha segnato un +2%, ma quella sui lavoratori autonomi -7,5%. L’Ires -9,8%. L’Iva -8,6%, ma quella del commercio al dettaglio +2,1%, grazie al contrasto dell’evasione, dice il Tesoro. Le entrate sui giochi – 8,7%.


Related Articles

Grillo ai suoi: niente cresta sulla diaria Minaccia una lista nera, poi frena

Loading

 Il leader striglia i parlamentari. E attacca Berlusconi: il suo posto è in carcere

L’ira dell’ex premier: mi tiro fuori, chi mi ha portato fin qui ne risponda

Loading

Prodi: non ci sono più le condizioni, ne prendo atto «Chiuso, basta». La telefonata con Roma è da film horror. L’ira e lo sdegno di Romano Prodi tagliano come una lama la notte africana: «È così che tenete in mano il partito?». Non bastano i fusi orari che separano l’Italia dal Mali ad attutire la botta su quello che resta di Bersani e del Pd. Bruciato Romano Prodi.

Politica trasparente in quattro tappe

Loading

Dice giustamente Angelo Panebianco, nel suo editoriale apparso sul Corriere del 16 aprile («Non più un principe ma un utile sherpa») che i partiti in Italia dovrebbero ritrovare il loro ruolo, che è quello di «organizzazioni specializzate nella raccolta del consenso elettorale e nella fornitura di personale per cariche di governo, senza più la pretesa di dominare le istituzioni».

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment