Reddito minimo garantito, i promotori della legge incontrano Laura Boldrini

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Una delegazione di promotori, composta anche dai sindaci di Cagliari, Riccardo Zedda, e di Rieti, Simone Petrangeli, sta consegnando le firme nelle mani del presidente della Camera, Laura Boldrini, chiedendo l’avvio immediato di un iter parlamentare per l’approvazione della legge.

All’iniziativa popolare hanno aderito Cgil, Sinistra e Libertà , Rifondazione comunista e associazioni vicine al Movimento 5 stelle (come I Grilli Napoletani e Occupy Wall Street Beppe Grillo) ma anche Sergio Cofferati e Stefano Rodotà . La proposta di legge introdurrebbe in Italia un reddito minimo di 600 euro al mese, per un totale di 7.200 euro l’anno.

La lista dei beneficiari si rinnoverà  ogni dodici mesi, perché chi nel frattempo avrà  trovato un lavoro o avrà  raggiunto l’età  pensionabile dovrà  rinunciare al sussidio. Gli undici articoli della proposta non fanno riferimento alla copertura economica. Sarà  compito del governo, attraverso una delega, individuare le risorse e finanziare l’intervento contro la povertà .

Come? I movimenti citano tutte le prestazioni assistenziali che lo Stato eroga attualmente: l’assegno sociale, quello per la maternità , quello per le famiglie numerose; e poi la pensione sociale, di inabilità , di invalidità ; le social card. Insomma, una serie di interventi che secondo i sostenitori del reddito minimo garantito necessitano di un riordino. La strada sarà  in salita, altre proposte di legge finora presentate sul tema non hanno avuto lunga vita.

L’ultima in ordine di tempo è quella presentata la scorsa settimana da un gruppo di deputati del Pd, che introdurrebbe un reddito di cittadinanza di 500 euro al mese per due anni e mezzo fino al 2015. Da qualche giorno alla lunga lista dei sostenitori di un reddito minimo in senso generale si sono aggiunti i saggi nominati dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che nella loro relazione finale hanno chiesto al Parlamento di “valutare le diverse ipotesi relative all’eventuale introduzione di un reddito minimo di inserimento, da inserire in un quadro complessivo di revisione dell’assistenza”.

Un proposito al quale replica con uno slogan la delegazione che tra qualche ora incontrerà  la Boldrini: “Stanchi di aspettare, approvatela”. “Chiediamo – aggiungono i sostenitori della proposta “reddito garantito” – che sia presa al più presto in considerazione, favorendo la dove possibile una commissione di lavoro ad hoc che studi e approvi questa proposta, aprendo la strada anche a una nuova prassi per cui le proposte di iniziativa popolare siano discusse e valorizzate”.

Chiedono di incontrare i parlamentari, intanto la prima mano che stringeranno sarà  quella di Laura Boldrini, che proprio sull’’Huffington a proposito questa misura scriveva: “Un diritto da osservare assicurando un’integrazione del reddito, che permetta a tutti di condurre un’esistenza libera e tuteli quel rispetto della dignità  umana sancito come principio fondante dell’Unione Europea”.


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