La crisi del servizio civile: meno progetti e fondi incerti

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ROMA – Le graduatorie provvisorie dei progetti di Servizio civile nazionale da realizzare in Italia e all’estero, pubblicate ieri dall’Unsc, fotografano ancora una volta la fase di involuzione che vive questo istituto. Le prime analisi, per quanto riguarda i progetti in Italia presentati dagli enti iscritti all’Albo nazionale lo scorso 31 ottobre, ci dicono che complessivamente sono stati 1.624 quelli approvati (su 1.756 presentati), con una diminuzione del -14,5% rispetto ai 1.899 approvati nel 2011. Se andiamo più indietro nel tempo tuttavia, la diminuzione è di ben  -42,1% rispetto al 2009, quando i progetti approvati furono 2.803.

Questa situazione è diretta conseguenza della diminuzione delle richieste da parte degli enti nazionali, che nell’ultimo bando di progettazione hanno presentato 1.756 progetti (contro i 2.088 del 2011 e i 2.533 del 2010), per una domanda complessiva di 25.303 volontari. La percentuale di approvazione rimane comunque alta, intorno al 92 per cento, ma con una diminuzione nel numero di enti nazionali presenti nelle graduatorie nazionali di approvazione, passati a 72 rispetto ai 79 del 2011 e ai 76 del 2010, mentre nel 2009 erano stati 117. Ad oggi infine non si conosce la soglia di finanziamento per il prossimo bando nazionale, annunciato per l’estate. Lo scorso anno il punteggio di finanziamento fu a 65, ma con un numero di volontari complessivamente finanziati intorno ai 19mila, che non è detto rimanga tale anche quest’anno a causa delle incertezze sui fondi aggiuntivi, come ha denunciato proprio ieri la Cnesc. Gli enti nazionali hanno ora tempo fino al prossimo 9 aprile per far pervenire all’Unsc le proprie osservazioni in merito ai punteggi attribuiti ai progetti. Successivamente usciranno le graduatorie definitive e quindi il Bando nazionale. (francesco spagnolo)

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