«Fugge», «No, sei tu a scappare» Lite Travaglio-Formigli su Grasso

Però non in un faccia a faccia con Travaglio, come richiesto in diretta da Grasso e accettato subito da Michele Santoro, ma nel talk show di Corrado Formigli, Piazza pulita. Tra l’ex Santoro boy e Travaglio ieri si è registrato un nuovo duro scambio di battute. Terminato con il rifiuto netto del vicedirettore del Fatto a partecipare come ospite alla puntata «riparatrice»: «A Piazza pulita non metterei piede nemmeno se fossi libero da vincoli. Se Grasso riesce a liberarsi un’ora prima, ci possiamo vedere anche domani sera (oggi, ndr) al Tg de La7 o a Otto e Mezzo. Mentana e Gruber permettendo».
«Ho invitato Grasso e Travaglio con un tweet a un confronto da me, non pensavo che questo scatenasse tanta furia, se Travaglio anche all’ultimo momento vuole venire siamo qui», controreplica Formigli che accusa il giornalista di volersi sottrarre al confronto. «Figuriamoci, su YouTube si trovano talmente tanti brani di me che litigo con chicchessia tanto che ormai prendo il valium per evitarlo» ironizza Travaglio, che spiega «non è un gossip televisivo ma una questione politica cruciale riconosciuta dallo stesso Grasso» quando in diretta ha manifestato una «gran fretta di chiarire tutto» che, rimarca Travaglio, «non si spiega se non con la speranza di diventare premier se l’esplorazione di Bersani fallisca». La tensione così sale. Scandita dai social network. A tenere banco ieri l’accusa di Formigli a Travaglio di aver fornito una «ricostruzione falsa» sul confronto in trasferta. Il guanto di sfida di Grasso, lanciato a Servizio Pubblico, dove, scrive Travaglio «è naturale» che si tenga il duello. «Grasso che chi sa perché non vuole aspettare». Santoro che «chiama il direttore di La7 Ruffini e si dice d’accordo a uno speciale». Poi il tweet d’invito di Formigli «che si intromette nottetempo». E alle 7.31 del giorno dopo un tweet di risposta di Grasso che «accetta volentieri». Le inutili offerte alternative di Santoro. La scoperta dell’«accordo per bypassare Servizio Pubblico». Infine l’invito di Formigli «a cose fatte» «via sms».
Con un post Formigli replica: «È vero. Ma solo dopo averlo chiamato invano per due volte e lui per due volte ha chiuso la comunicazione. E dopo che lui mi ha chiesto, con un messaggino, di comunicare per sms». E aggiunge di averlo «invitato», e non «convocato», proponendogli di «discutere le modalità » di un programma «da costruire assieme». «L’idea che il direttore di La7 Ruffini si sia accordato alle sue spalle con me e Grasso è ridicola», dice il conduttore che aggiunge: «Caro Marco, da un po’ le tue ricostruzioni fanno acqua da tutte le parti. Sui giudizi non metto bocca, ma allo stravolgimento completo dei fatti e alle accuse mosse a vanvera non si può non rispondere. Soprattutto quando chi scrive bugie si atteggia da anni a giudice delle falsità  altrui. Il fatto che io abbia lasciato la redazione di due anni fa per tentare la mia strada, con un mio gruppo e un programma che sta guadagnando ascolti, non implica per forza che si debba essere nemici. Le porte per te rimarranno aperte fino all’ultimo anche per telefono». Ma lui insiste: «Non ci andrò. Formigli è scorretto, usa me per fare ascolto. Aspetto che mi si spieghi perché non si può fare nel programma di punta: Servizio Pubblico».
Virginia Piccolillo

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