Nelle carceri italiane 6 decessi nei primi 15 giorni di marzo
PADOVA – Nelle Nelle carceri italiane si continua a morire: sono 6 i decessi nei primi 15 giorni di marzo. In tre casi si tratta sicuramente di suicidio, mentre per gli altri 3 casi le cause non sono ancora state accertate. Ecco i casi riportati dall’Osservatorio permanente sulle morti in carcere di Ristretti Orzzonti.
Opg di Reggio Emilia, 16 marzo 2013: un detenuto ghanese di 47 anni si toglie la vita. L’uomo si è inferto una ferita allo stomaco ed è stato portato d’urgenza al pronto soccorso dell’Arcispedale Santa Maria Nuova. I medici hanno tentato di operarlo per salvargli la vita, ma la ferita era troppo profonda. Il 47enne si è spento sabato mattina presto nel reparto di Chirurgia.
Casa di Reclusione di Massa Carrara, 18 marzo 2013: detenuto muore in cella il giorno prima di uscire in permesso premio. Non si hanno ulteriori notizie.
Casa Circondariale di Milano San Vittore, 15 marzo 2013: detenuto muore nella notte. Era rinchiuso nel terzo raggio e di nazionalità straniera. Opg di Reggio Emilia, 13 marzo 2013: Daniele De Luca, 29 anni, originario di Roma, detenuto per “reati minori”, viene ritrovato morto in cella. Il corpo viene trasferito all’obitorio di Coviolo.
Casa Circondariale di Pescara, 8 marzo 2013: un detenuto tunisino viene ritrovato senza vita nella sua cella. Secondo i primi risultati dell’autopsia la morte è dovuta ad “asfissia acuta”.
Casa Circondariale di Crotone, 6 marzo 2013: Pasquale Maccarrone, 27 anni, si impicca al letto a castello della cella (nella quale era rinchiuso da solo!). Era stato arrestato il giorno precedente con l’accusa di aver preso parte ad una rapina.
© Copyright Redattore Sociale
Related Articles
Il pentito: quante carriere costruite grazie ai contatti con i boss
Francesco Di Carlo, ex padrino oggi collaboratore di giustizia e grande accusatore di Dell’Utri: vent’anni fa rapporti ad altissimo livello perché così conveniva a tutti
Stato di polizia. A Bologna 23 misure cautelari contro attivisti
Le misure si riferiscono al 6 dicembre, quando furono sgomberate quattro famiglie: «Sono sotto attacco tutti i momenti di lotta che hanno caratterizzato la città negli ultimi mesi»
Il centro segreto di detenzione della polizia di Chicago
Si chiama Homan Square, racconta un’inchiesta del Guardian, e a chi ci finisce – per lo più neri accusati di reati minori – non viene permesso di vedere un avvocato o avvisare qualcuno