Grandi opere, nuovi interventi su Fs e strade per 7,6 miliardi

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ROMA — In tutto, interventi in infrastrutture per 7,6 miliardi di euro, di cui 2,5 già  stanziati e disponibili e il resto da programmare. Sono all’ordine del giorno della riunione del Cipe (Comitato interministeriale per la politica economica) fissata per domani mattina. Un ultimo pacchetto di opere che dovrebbero essere sbloccate e che porta, secondo le stime del governo, a circa 45 miliardi di euro il totale delle risorse assegnate dall’esecutivo Monti, in linea con l’obiettivo che il presidente del Consiglio e il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, si erano prefissati. Ovviamente, un conto è sbloccare gli interventi (distinguendo inoltre tra risorse concretamente spendibili e quelle da reperire), un altro realizzarli. Ma lo stesso ministro è fiducioso e comunque è stato realizzato il sito Cantieri Italia (http://cantieri.mit.gov.it/), dove la programmazione e la realizzazione di ogni opera finanziata può essere seguita passo passo, territorio per territorio da tutti i cittadini. Ma vediamo i capitoli più importanti che verranno esaminati domani.
Poco meno di 900 milioni (891,6 per l’esattezza) sono previsti per il primo lotto dell’asse autostradale Valdastico in Veneto: una tratta la Piovene-Rocchette-Valle dell’Astico da lungo attesa per decongestionare il traffico merci su gomma in provincia di Vicenza. Ci sono poi 578 milioni per la copertura integrale del contratto di programma 2012-2013 con Rfi (Rete ferroviaria italiana) per manutenzione ordinaria e straordinaria e il proseguimento dei lavori per l’alta velocità  tra Milano e Genova. Il Cipe darà  quindi un parere anche sullo schema di contratto di programma con Rfi per il 2012-2014 da trasmettere al Parlamento. In tutto, il valore globale del contratto a con la società  per le infrastrutture ferroviarie che sarà  esaminato domani è di circa 5,8 miliardi di euro.
Altri 869 milioni dovrebbero invece andare per il contratto di programma 2013 all’Anas: 300 da destinare per 78 milioni al completamento di lavori in corso e per il resto a interventi di manutenzione straordinaria su gallerie, ponti, viadotti e la sede stradale; 569 sono invece assegnati alla «prestazione dei servizi» per la «manutenzione e sicurezza», la «vigilanza» e il «monitoraggio strade e infomobilità ».
Una quarantina di milioni andranno per metro e trasporti leggeri, in particolare per il sistema tranviario e la metroferrovia di Palermo, mentre sarà  confermato il finanziamento massimo di 109,23 milioni al comune di Bologna per il progetto «rete civis» riguardante i filobus. Infine, arriveranno i primi 5 milioni per far partire la ricostruzione della città  della scienza a Napoli distrutta da un incendio doloso. Fondi d’emergenza trovati dopo che il ministro Passera e il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, si sono sentiti per sbloccare le procedure. Lo stesso Passera e il ministro della Coesione sociale, Fabrizio Barca, e il presidente della Campania, Stefano Caldoro, sono in contatto per riprogrammare parte delle risorse del Piano di azione-coesione della Campania e trovare così altre somme per la ricostruzione del polo scientifico.
Tra gli interventi minori ci sono un milione e mezzo per il complesso polifunzionale dei Vigili del fuoco a Roma-Capannelle; 11,7 milioni per la sala polivalente del ministero degli Esteri e 2,8 milioni per il provveditorato interregionale per le opere pubbliche di Lazio, Abruzzo e Sardegna.
Non è entrata invece nell’ordine del giorno di domani un’altra opera stradale da lungo tempo annunciata, la Orte-Mestre, un’autostrada di quasi 400 chilometri dal Lazio al Veneto, dal costo preventivato di 9-10 miliardi. Un progetto promesso dal governo, sollecitato dalle associazioni imprenditoriali, ma attorno al quale ci sono anche forti opposizioni, a partire da quelle del Movimento 5 Stelle appena entrato in forze in Parlamento.


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