Il blog si spacca: «Mai con Gargamella»

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MILANO — Abituati da sempre a dire la loro, rispettando la ragion d’essere del Movimento, non rinunciano certo adesso. Beppe Grillo indica la via sul blog («Bersani morto che parla») — denunciando lo «smacchiatore fallito» che «ha l’arroganza di chiedere il nostro sostegno» e annunciando che «il M5S non darà  alcun voto di fiducia al Pd (né ad altri)» — e migliaia di iscritti commentano a raffica. Divisi tra la procedura standard («Nessuna pietà , nessun accordo con Gargamella!») e due sostanziali richieste («Ripensaci, ti prego! Facci scegliere in Rete cosa ne pensiamo!»). Gli ottomila e passa commenti al post hanno messo in piazza una spaccatura tra i grillini, per via di una leggera maggioranza convinta che il sì all’accordo con i democratici sia l’unica soluzione.
I commenti più votati sono quelli di chi invita il leader a non perseverare «su questa linea talebana», di chi non si rassegna all’ipotesi che non si possa nemmeno provare, a realizzare il programma attraverso «necessari compromessi» e, soprattutto, di chi rinfaccia a Grillo il tradimento della «democrazia delle Rete». Scrive Diego Benin: «Caro Grillo come fai a valutare legge per legge se un governo neanche lo fai partire?». Domenico Andria ricorda che «basterebbe un accordo tipo “ti votiamo la fiducia solo per fare tutte quelle riforme che servono: legge elettorale; legge anticorruzione; conflitto di interessi; finanziamento ai partiti. Ma per farlo serve sempre un governo, non facciamo i comunisti». Lucian T. chiede ciò che in centinaia vogliono sapere: «Perché non si vota online su questa decisione? L’uno conta uno lo stiamo smarrendo dalle prime puntate?». Giambattista Martino rivendica: «Vi abbiamo votato e su questa decisione non siamo stati interpellati. Non ho votato Grillo presidente ma per dei cittadini il cui compito è fare quella politica che i partiti non sono riusciti a fare. Se non vi va e/o non siete capaci la prossima volta voteremo qualcun altro».
Con toni diversi, la linea è la stessa della «rivoluzione gentile» di Viola Tesi, militante di Firenze, 24 anni: ieri ha lanciato su change.org la petizione «Caro @beppe_grillo dai la fiducia al governo per cambiare l’Italia. #GrilloDammiFiducia»: «Poniamo noi le giuste condizioni al Pd — scrive —. In cambio dovranno presentare in Parlamento quelle riforme che ci stanno a cuore e che possono far diventare l’Italia migliore. Non è difficile capire ciò che gli elettori chiedono. A voi, che siete i nostri dipendenti, è stato dato un mandato. Raccogliete questa sfida e cominciamo subito a cambiare l’Italia, per il bene di tutti. Caro Beppe, non sprecare il mio voto. L’ho dato con la testa e con il cuore». Dal primo pomeriggio alla serata di ieri ha raccolto più di 40.000 firme e 54.632 sostenitori.


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