Candidati ”sociali” in bilico. Il peso di un “quorum” da raggiungere

Loading

ROMA – Ore di attesa per i candidati legati al sociale, presenti in discreta misura nelle varie liste. Tra i più noti, sono circa 25 quelli provenienti dal mondo del non profit o diretta emenazione. La maggior parte è in lista con Monti, seguono Pd, Sel e Rivoluzione civile. E mentre proiezioni e dati continuano ad arrivare da tutta Italia, facciamo un punto (inevitabilmente provvisorio) in base alle risultanze di queste ore.

In Campania risultati molto diversi per i due candidati provenienti dal mondo del sociale. Per Mario Giro, candidato numero tre della lista civica con Monti per l’Italia, potrebbero esserci probabilità  di elezione. Anche se tutto dipenderà  dai risultati di lista (e di coalizione). Dai primi scrutini, la lista montiana si attesta in regione intorno all’8%. Mentre gli esiti delle prime sezioni scrutinate non lascerebbero speranze a Sergio D’Angelo, capolista per il Senato della lista Rivoluzione Civile Ingroia. La lista al momento conta il Campania il 2,5% dei consensi, lontanissimo dal quorum necessario. Mario Giro, romano, 55 anni, tra i promotori della Comunità  di Sant’Egidio, ha preso parte, come mediatore alle numerose iniziative di pace dell’organizzazione avviate in vari Paesi del mondo, e attualmente è consigliere del ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione Andrea Riccardi. Napoletano, 57 anni, già  assessore al Welfare della Giunta de Magistris, D’Angelo ha rivestito le cariche di presidente del gruppo di imprese sociali Gesco e vicepresidente nazionale di Legacoopsociali.
Sempre al Sud, Rivoluzione civile e Lista Monti non sfondano nemmeno in Calabria, dove raccolgono risultati molto deludenti. A rischio dunque sia Gabriella Stramaccioni (ex coordinatrice nazionale di Libera) in  lista con Rivoluzione civile e sia Katia Stancato, ex portavoce del Forum Terzo settore Calabria, candidata con Monti. La Stancato si era speso moltissimo negli ultimi giorni in Calabria ma resta in attesa di conoscere i risultati generali della sua lista.
In Sicilia, appare sicura la sola Flavia Nardelli (segretario generale dell’Istituto Luigi Sturzo), capolista alla Camera nella Sicilia orientale per il Pd. Fortemente a rischio Laura Boldrini (portavoce dell’Unhcr in Italia) per Sel alla Camera e Franco La Torre (presidente di Flare) candidato alla Camera per Rivoluzione civile.

In Abruzzo e Umbria sembra non farcela Roberto Natale, presidente della Federazione nazionale della stampa e da sempre attento ai temi sociali. Natale è capolista di Sel al Senato. In Umbria, soprattutto, Sel sembra assestarsi attorno al 3,5% e i 4 eletti della colazione dovrebbero andare (condizionale d’obbligo) tutti al Partito Democratico, assestato attorno al 34%.

Anche in Toscana situazione fortemente in bilico. Dei tre candidati “sociali”, quello che sembra avere delle chance è Filippo Fossati, presidente della Uisp, il lista con il Pd alla Camera. Decisamente pioche le possibilità  di elezione, invece, per Flavio Lotti (ex portavoce della Tavola della Pace), candidato con Rivoluzione civile, e Paolo Beni, ex presidente Arci, candidato con il Pd ma con posizione meno “agevole”.

In Piemonte, sicuro appare solo il seggio per Edoardo Patriarca, presidente dell’Istituto italiano della donazione e del Centro nazionale di volontariato. Patriarca è il lista alla Camera al quinto posto con il Pd, in una regione in cui i seggi per il Partito Democratico dovrebbero essere sette. Ore di attesa invece per un altro big, vale a dire Andrea Olivero, ex presidente delle Acli, capolista al Senato nella Scelta civica per Monti.

Da sottolineare, infine, la nutrita truppa facente riferimento alla Comunità  di S.Egidio, comunità  che con il ministro Riccardi ha espresso anche un ministro nel Governo Monti. In lista, infatti, ci sono Mario Marazziti (portavoce della Comunità ) alla Camera nella Scelta civica Monti Lazio, Gianni Di Bella (amministratore della Comunità  e docente all’università  di Modena e Bologna) in lista con Monti al Senato Lazio, Mario Giro (responsabile relazioni internazionali della Comunità ) in Campania e Emma Fattorini (storica dei movimenti religiosi alla Sapienza), capolista del Pd al Senato in Basilicata. (da.iac)

 © Copyright Redattore Sociale


Related Articles

Dal buonismo al «ma anche» le cento invenzioni del Giovane Walter

Loading

Per mettere a fuoco Walter Veltroni, e seguire il filo della sua biografia non solo politica, bisogna forse partire dalla foto in bianco e nero scattata in piazza di Spagna a Roma nel 1975: sulla destra Walter Veltroni ventenne, militante della Fgci, magro come un chiodo e in camicia a quadri, scrutato da Pier Paolo Pasolini al riparo degli occhiali scuri. Sulla sinistra Ferdinando Adornato, anche lui ragazzo della Fgci. Dietro Mario Appignani, il Cavallo Pazzo degli Indiani Metropolitani dell’imminente Movimento del ’77.

Quella nebbia che circonda il Pd

Loading

NON può esser sottovalutato il pessimo messaggio che viene dalle pratiche segnalate in alcuni congressi locali del Pd: tessere triplicate, risse, denunce, elezioni fantasma e così via.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment