In Europa vendite auto giù come nel ’90

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MILANO — Prosegue l’emorragia del mercato automobilistico e il 2013 parte con un nuovo record negativo: a gennaio le immatricolazioni di nuove vetture in Europa sono scese dell’8,5% (918 mila) rispetto allo stesso periodo del 2012. È il livello più basso dal 1990, ha fatto sapere l’Acea (l’Associazione europea dei costruttori). Un rosso, quello del settore automotive, che colpisce tutta Europa: Germania (-8,6%), Francia (-15,1%), Spagna (-9,6%) e ovviamente l’Italia, maglia nera tra i big europei dell’auto, dove il crollo è stato del 17,6%.
Fortemente penalizzato dall’andamento del mercato italiano il gruppo Fiat, che a gennaio ha immatricolato nell’Ue a 27 (più i Paesi Efta) 61.010 nuovi veicoli, in calo del 12,4% rispetto a gennaio 2012. Scesa anche la sua quota di mercato, passata dal 6,9% di gennaio 2012 al 6,6%, con un calo limitato al 4% per le vendite del brand. Peggiori le performance di Lancia-Chrysler (-31,5% le vendite), Alfa Romeo (-37,2%) e Jeep (-15,8%). «Nonostante lo scenario ancora negativo — ha fatto sapere il Lingotto — il gruppo ha ottenuto risultati positivi nel Regno Unito, dove i volumi sono cresciuti del 6,9% e in alcuni dei cosiddetti “mercati minori” come in Belgio/Lussemburgo (+63,2%), Svezia (+18,4%), Austria (+8,9%), e Danimarca (+8,4%)». La Panda poi, si è piazzata a inizio anno tra le dieci auto più vendute d’Europa con 14.307 consegne.
Ma i numeri parlano del peggior gennaio da 23 anni a questa parte. Anche per gli altri marchi che hanno chiuso il mese con volumi quasi tutti in ribasso, ad eccezione dei tedeschi Bmw group (+6,4%) e Daimler (+3,7%). In particolare, le vendite del gruppo Volkswagen sono scese del 5,5% rispetto a un anno fa. Idem per Psa Peugeot Citroà«n (-16,1%) e per il gruppo Renault che ha contenuto la perdita al 6,1%. Male anche per il gruppo Gm, a quota 69.990 immatricolazioni (-5,2%) ma è Ford a segnare il calo più marcato (-25,8% a 61.544 unità ), seguita dal Gruppo Fiat. Tra i singoli brand invece, il calo più forte lo ha subito Lexus (-47,2%), mentre il progresso maggiore lo ha registrato Jaguar (+26,2%).
«La crisi investe l’Europa nel suo complesso — ha puntualizzato l’Associazione delle case automobilistiche estere in Italia (Unrae) — ma pesa particolarmente su Francia, Germania e soprattutto Italia, che scivola al quarto posto tra i major markets per volume di immatricolazioni, scavalcata dai cugini d’Oltralpe. Non dimentichiamoci che un anno fa l’Italia era terza». In termini di volumi di immatricolazioni infatti, il mercato tedesco resta al primo posto, seguito da Regno Unito, Francia, Italia e Spagna. La media europea è sorretta soprattutto dalla Gran Bretagna, senza il cui contributo il calo dell’Europa sarebbe ancora più marcato. In Uk a gennaio le immatricolazioni hanno segnato un +11,5%, il terzo mese, degli ultimi quattro, con un incremento a doppia cifra. «La grave situazione in Europa — osserva il Centro Studi Promotor — è dovuta all’Eurozona in cui si verifica una contrazione del mercato del 12,8%, mentre i Paesi europei che non adottano l’euro crescono del 6,1%».


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