Della Valle in campo per La7 cordata con altri imprenditori

Loading

MILANO — Diego Della Valle scende in campo per La7. Il fondatore della Tod’s dovrebbe far arrivare entro oggi al presidente di Telecom Italia Franco Bernabè e a tutti i consiglieri una lettera in cui si dice pronto a presentare un’offerta concorrenziale per rilevare la tv controllata da Ti Media. Della Valle ha già  firmato l’impegno di riservatezza per accedere alle carte messe a disposizione dalla società  all’advisor, ha messo i legali al lavoro e ingaggiato una banca d’affari internazionale che lo assiste. Ha bisogno però di qualche settimana (non mesi) per mettere a punto un’offerta interessante insieme ad alcuni imprenditori del made in Italy (tra 5 e 7) che sono disposti a seguirlo. E cercando di coinvolgere anche chi lavora a La7: dunque non si può escludere una partecipazione alla cordata di alcuni dei volti noti della tv, da Enrico Mentana a Michele Santoro, considerati da tutti i contendenti come inamovibili.
Lo schema dell’offerta di Della Valle dovrebbe essere simile a quello della Cairo Communication, puntando solo su una tv (La7 senza Mtv) e lasciando a Telecom Italia il business delle infrastrutture, i multiplex, che comunque generano dai 35 ai 50 milioni all’anno di margine lordo. Anzi, nella visione di Della Valle nessuno impedirebbe a Telecom di mantenere una quota di minoranza per avvantaggiarsi di una eventuale rivalutazione successiva dell’asset televisivo. Magari evitando di dover sovvenzionare con una dote pecuniaria il nuovo acquirente.
La lettera di Della Valle potrebbe dunque far slittare di qualche settimana la vendita di Ti Media, essendo il cda convocato per lunedì e le offerte vincolanti di Clessidra e Cairo depositate ieri sera. Ma sicuramente vi sarà  battaglia in Consiglio poiché un gruppo di consiglieri spingerà  sicuramente per finalizzare la vendita. Si tratta di Gaetano Miccichè (in conflitto poiché Intesa è advisor di Clessidra), Elio Catania (indipendente espresso da Intesa), Tarak Ben Ammar (indicato da Mediobanca) e Gabriele Galateri (indicato da Generali). Del plotone faceva parte anche Renato Pagliaro, presidente di Mediobanca, ma alcune indiscrezioni riferiscono che nei giorni scorsi l’amministratore delegato Alberto Nagel, in qualità  di advisor di Telecom, ha supportato Della Valle nell’analisi dell’oggetto Ti Media.
Dunque la posizione di Mediobanca in cda potrebbe cambiare e diventare più attendista di fronte alla possibilità  di un’offerta più allettante rispetto a quelle già  pervenute. Sarà  importante anche valutare le considerazioni di Bernabè, che si è sempre opposto a una svendita: le due offerte pervenute sembrano approfittare molto della difficile congiuntura del mercato editoriale e della complicata situazione debitoria di tutto il gruppo Telecom. A sorpresa, dunque, il cda potrebbe prendere qualche settimana di tempo per leggere anche l’offerta di Della Valle oppure decidere di accantonare la vendita per un paio d’anni in modo da vedere i frutti della ristrutturazione avviata dopo l’uscita di Giovanni Stella. Insomma la partita è tutta da giocare.


Related Articles

Stop unitario. Con mal di pancia

Loading

MANOVRA Tre ore di sciopero e presidi. La Fiom (e alcune Cgil) raddoppiano contro la truffa-Fiat

Cercava di riparare un vecchio treno, capo elettricista folgorato nella rimessa

Loading

Roma. Prima morte bianca tra i dipendenti dell’azienda municipale di trasporti Atac

Sulla FIAT non va tutto bene

Loading

Secondo quanto riportato dal manifesto dell’11 maggio, il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, avrebbe sostenuto che la linea della nostra organizzazione è rafforzata dall’ultima riunione del Comitato centrale. Ora, sinceramente, non mi pare che questa sia una tesi sostenibile.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment