I numeri del Cavaliere e l’ascesa dei 5 Stelle
Dice Alessandra Ghisleri di Euromedia Research, la sondaggista di fiducia di Berlusconi, «io l’ho quotato ieri al 14,5 per cento su scala nazionale: ma il dato impressionante è che ovunque vada riempie le piazze, l’altro ieri ad esempio a Cagliari, e ovunque il fenomeno è quello che si è verificato in Sardegna ieri: il consenso al Movimento Cinque Stelle nell’isola è balzato in su di quattro punti».
La Ghisleri mette naturalmente in grande evidenza che il Pdl ormai si aggira da solo intorno al 23 per cento, e che per lei la distanza tra le due coalizioni ieri si era ulteriormente assottigliata: 34,4 il centrosinistra (il Pd un pelo sotto il 30 per cento) contro il 32,7 del centrodestra. Mentre il centro sembra cedere terreno. I centristi tutti insieme sono quotati dalla Ghisleri al 12,3 e la lista Monti è scesa all’8 per cento (una soglia che se fosse confermata metterebbe in questione fortemente anche la performance in Senato).
La forbice tra Pd e Pdl si riduce a 4 punti, anche secondo i sondaggi Swg e Technè, lasciando intravedere scenari di maggioranze di difficile composizione.
«Oltre 7 milioni di indecisi si riveleranno determinanti per l’esito della competizione elettorale. A 16 giorni dal voto — afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento — il distacco tra centrosinistra e centrodestra è di poco più di 5 punti percentuali: circa un milione e 800 mila voti separano oggi le due coalizioni».
Il Movimento 5 Stelle secondo il sondaggio di Demopolis (per Otto e Mezzo), supererebbe oggi il 18%, con un consenso in crescita di circa tre punti nelle ultime due settimane.
Ma l’esito delle prossime elezioni si giocherà anche sul numero dei seggi attribuiti al Senato in Lombardia ed in Sicilia: potrebbero essere poche migliaia di voti a determinare il risultato a Palazzo Madama. Mentre circa 11 milioni e mezzo di italiani, il 24% degli aventi diritto, potrebbero invece restare a casa.
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