Parigi e Berlino divise sul bilancio

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Così il vicepremier irlandese Eamon Gilmore, presidente di turno del Consiglio dei ministri europei convocato a Bruxelles per preparare l’imminente «difficile» riunione dei leader, ha esortato «fiducioso» a evitare un fallimento perché porterebbe l’Europa di nuovo in una fase di «crisi e incertezza». E’ emerso il timore di conseguenze negative anche sui mercati finanziari.
Gilmore ha annunciato che, a questo punto, il presidente stabile del Consiglio dei governi, il belga Herman Van Rompuy, ha deciso di presentare una nuova proposta di compromesso sul bilancio 2014-2020 solo giovedì all’inizio del summit. Indiscrezioni trapelate dalla riunione dei ministri europei parlano di ulteriori tagli per 30 miliardi di euro (sul totale di poco più di mille miliardi nei sette anni) sollecitati dal Regno Unito con l’appoggio di Germania, Finlandia e altri Paesi del Nord decisi a ridurre i costi dell’Ue. Diminuirebbero però ulteriormente gli aiuti Ue con cui Francia, Italia e altri Stati membri intenderebbero rilanciare la crescita nazionale. La cancelliera Angela Merkel a parole si è detta disponibile, ma ha precisato che «non si può dire» se nel summit si arriverà  a un accordo. Il presidente francese Franà§ois Hollande ha spiegato che «la trattativa è molto difficile perché tocca una concezione dell’Europa fondata sulla solidarietà  e sulla crescita». Il ministro degli Affari europei, Enzo Moavero, ha cancellato la conferenza stampa a fine Consiglio facendo intuire che l’Italia continua a rischiare forti tagli ai fondi Ue e di non vedere diminuito a sufficienza il suo esborso che finanzia uno sconto al Regno Unito sui contributi Ue. Il consenso tra i 27 sarebbe però vicino sulla proposta britannica di maggiori tagli ai costi e alle alte retribuzioni e pensioni dell’euroburocrazia.
Ivo Caizzi


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