Il Quirinale mette online il bilancio delle spese

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ROMA — Resta stabile il bilancio di previsione delle spese del Quirinale per il 2013, bilancio che per la prima volta viene pubblicato sul sito internet. La cifra complessiva si attesta sullo stesso livello degli ultimi tre anni: nella nota illustrativa firmata dal Segretario generale della presidenza della Repubblica Donato Marra, si conferma infatti «una dotazione a carico del bilancio dello Stato di 228 milioni di euro, pari a quella degli anni 2010, 2011 e 2012, già  in calo di 3.217.000 euro rispetto al 2009. Il livello attuale della dotazione resta quindi — continua la nota — su un livello sostanzialmente analogo a quello del 2008, a fronte di un’inflazione che rispetto ad allora ha raggiunto la misura complessiva del 10,6 per cento in base all’indice dei prezzi al consumo».
Continua a percorrere la via del risparmio, dunque, la presidenza della Repubblica, anche in questo ultimo anno del settennato. Non solo: «In attuazione degli impegni assunti — è scritto sempre nella nota — si allega per la prima volta anche il documento analitico di bilancio, completando così l’operazione di pubblicità  e trasparenza avviata dal presidente Napolitano fin dall’inizio del mandato».
Marra scrive che è importante sottolineare, sul fronte del contenimento delle spese, oltre al completamento della riforma del sistema pensionistico, anche ulteriori risparmi che portano ad un taglio in sei anni di 67,9 milioni di euro. E del resto anche il personale è diminuito: nella nota si spiega che «dopo i significativi ridimensionamenti conseguiti negli anni precedenti, nel corso del 2012 si è avuta una ulteriore riduzione di 24 unità  del personale di ruolo» che è passato da 823 a 799, mentre è rimasto sostanzialmente stabile (da 103 a 102 unità ) «l’ammontare del personale comandato e a contratto, il cui rapporto di collaborazione fiduciaria si concluderà  alla scadenza del settennato». Durante l’anno appena passato, si è ridotto anche il personale militare e delle forze di Polizia distaccato per esigenze di sicurezza: 42 unità  in meno, da 861 a 819. In tutto, considerando il settennato, il personale si è ridotto di 461 unità , passando da 2.181 a 1.720 dipendenti.
Per rispondere poi alle polemiche che colpiscono il Quirinale riguardo alle spese considerate da molti comunque troppo alte, anche in paragone a quelle degli altri capi di Stato, per esempio del presidente degli Stati Uniti o della regina d’Inghilterra, il segretario generale Marra replica nella nota che per avere una lettura «corretta e non fuorviante» del bilancio di previsione 2013, «il primo dato di cui si deve tener conto è quello relativo al crescente ammontare delle spese pensionistiche. Considerato che tali spese nella generalità  degli altri paesi gravano sui bilanci di distinte gestioni previdenziali, il costo comparabile dell’amministrazione del Quirinale ammonta conseguentemente allo stato a 153,2 milioni di euro». Ciò vuol dire che quest’ultima è la «vera» cifra dell’ammontare delle spese, al netto delle pensioni pagate agli ex dipendenti che altrove sono inserite in altri bilanci.
Ma non è tutto: «Occorre poi detrarre gli extra costi derivanti dalla gestione, manutenzione e valorizzazione di un compendio immobiliare e naturalistico unico al mondo e aperto alla più ampia fruizione del pubblico — scrive ancora Marra —, che alla luce delle risultanze di bilancio può essere stimato in circa 30 milioni di euro». Così separando, si arriva «alla cifra di 123 milioni di euro che è sostanzialmente in linea con i costi delle analoghe amministrazioni di altri Paesi».


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