La svolta dell’Olanda “Ora sul trono un giovane re”

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Ha parlato per tre minuti appena, in un messaggio preregistrato, seduta a una scrivania color crema, in un’atmosfera raccolta. «Non abdico perché la funzione è troppo pesante, ma perché sono convinta di doverla trasmettere ad una nuova generazione». Un addio lieve, senza rimpianti, forse perché a quasi settantacinque anni compiuti e con un regno incominciato nel lontano 1980, può sembrare persino naturale fare un passo indietro. Per la casata di Orange-Nassau è una tradizione. La Regina Beatrice ha annunciato ieri sera che lascerà  il trono, cogliendo di sorpresa non solo gli olandesi, che la amano come una nonna rassicurante che sorride nelle foto appese negli uffici pubblici, ma anche i non sempre informati esperti di casa reale. 
Eppure così aveva fatto anche sua nonna Guglielmina, tornata in patria da Londra finita l’occupazione nazista e poi lasciando, appena nel 1948, alla “giovane” quarantenne Giuliana che, a sua volta, si è fatta da parte per la figlia Beatrice. Nella casata Orange-Nassau hanno regnato per quasi un secolo le donne. Ora toccherà  finalmente a un uomo, il quarantacinquenne Guglielmo Alessandro, plurilaureato e ufficiale pilota dell’aviazione, una fama da scavezzacollo che ha lentamente fatto dimenticare sposandosi con la radiosa Mà xima Zorreguieta, brillante manager ma anche figlia di un ex ministro della dittatura argentina. Al matrimonio, la famiglia di Mà xima non venne neppure invitata per evitare le polemiche. Guglielmo Alessandro si è costruito una fama di principe del popolo, raccontando i suoi viaggi all’estero con un blog mentre Mà xima si è dedicata a costruire la foto di famiglia: tre figlie nate tra il 2003 e il 2007. L’annuncio dell’abdicazione è stato dato nel duecentesimo anniversario del regno di Orange. «Ho pensato che fosse un buon momento» ha detto Beatrice nel suo videomessaggio, confermando «la piena fiducia» in Guglielmo Alessandro e Mà xima. «Sono pronti», ha aggiunto Queen Beatrix. La cerimonia di incoronazione avverrà  il 30 aprile prossimo, festa della regina, ormai ribattezzata festa del re. Nonostante un inizio burrascoso, a causa del suo matrimonio con un diplomatico tedesco, Claus von Amsberg, arruolato nella gioventù hitleriana, Beatrice ha saputo conquistare il cuore dei suoi sudditi. 
La monarchia olandese non ha più grandi poteri costituzionali, e ha appena perso quello di affidare l’incarico di formare il governo dopo le elezioni. Negli ultimi anni, il tenore di vita della Casa reale, tra le più benestanti d’Europa, sono stati spesso criticati. Ma Beatrice, rimasta vedova qualche anno fa, è stata un’ottima rappresentante de «L’Impresa Olanda», partecipando a numerosi viaggi d’affari per difendere gli interessi economici del paese, e ha dimostrato – cosa meno scontata – anche un certo rigore morale e politico, difendendo i valori multiculturali e di tolleranza della società  olandese. Lo xenofobo Geert Wilders è stato uno dei suoi più acerrimi nemici, criticando la sua apertura alle diverse culture e il gesto di indossare il velo durante un viaggio in Medio Oriente. Ma Beatrice, che di solito usa piuttosto stravaganti cappelli, è rimasta sempre molto popolare, anche dopo che, nel 2009 ad Appeldom, un uomo si diresse ad alta velocità  con la sua auto contro il corteo reale. Un attentato che fece sette morti e dieci feriti. 
Tra le tante ragioni che avrebbero convinto Beatrice a farsi da parte ci sarebbe anche il dolore per l’incidente di cui è stato vittima principe Johan Friso, in coma irreversibile dopo essere stato travolto mentre stava sciando un anno fa. Altri commentatori olandesi sostengono che la sua scelta è venuta perché l’odiato Wilders è rimasto sconfitto nelle ultime elezioni del settembre scorso. Mentre il paese ha un governo di coalizione, tra liberali e laburisti, la regina deve aver pensato che fosse venuto il momento di mettere alla prova un giovane, primo reale maschio dopo Guglielmo III che ha regnato fino al 1890. Guglielmo Alessandro, che potrebbe prendere adesso il nome di Guglielmo IV, porterà  un tocco di modernità  alla casa reale. Da ragazzo i giornali lo chiamavano come una nota marca di birra per le serate etiliche. È stato anche al centro di polemiche nel novembre 2009, quando fu costretto a rinunciare alla costruzione di una casa di vacanze in un lussuoso comprensorio in Mozambico, mentre Beatrice amava villeggiare sull’Argentario, in Italia. Tra gli ultimi casati europei, come quello inglese dove la Regina Elisabetta ha 86 anni, l’abdicazione non sembra d’attualità . Ma guardando Beatrice ieri si poteva intravedere persino un certo sollievo.


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