Hollande: tra un mese nuova tassa per i super ricchi
Lo scorso dicembre, il corrispettivo francese della nostra Consulta bocciò l’aliquota al 75% per i redditi superiori a 1 milione di euro, perché si basava «sui redditi di ogni singola persona fisica», mentre le imposte sul reddito vengono normalmente prelevate «per nucleo familiare». Lo stop non riguardava dunque il presunto carattere «confiscatorio» della misura ma il fatto che un nucleo familiare in cui ogni membro dichiara, ad esempio, un reddito di 900.000 euro sarebbe esentato, mentre un solo membro della famiglia che da solo dichiara un guadagno di 1,2 milioni di euro dovrebbe pagare. Un’evidente violazione «dell’eguaglianza rispetto alle facoltà contributive», secondo la Consulta. Ma l’esecutivo ha deciso di non seppellire per sempre il progetto tanto caro al premier francese. Il suo ministro dell’Economia, Pierre Moscovici, che si trova a Davos per il Forum Mondiale, ha difeso con forza l’idea di una supertassa per i Paperoni d’Oltralpe pensata però dal carattere transitorio. Per il ministro responsabile delle Relazioni con il Parlamento, Alain Vidalies, ora Parigi sta studiando «diverse piste» per partorire una nuova versione del testo e non incappare in una nuova bocciatura da parte dei guardiani della Costituzione. Si tratta in particolare, ha aggiunto, «di tornare ad un’imposizione al livello del nucleo familiare o di una trattenuta alla fonte». Nonostante il grande scalpore amplificato dalla fuga in Russia dell’attore multimiliardario Gerard Depardieu, la tassa al 75% colpirebbe solo 1.500 persone, sugli oltre 60 milioni di francesi.
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