Elezioni, Beni (Arci): “Serve svolta profonda”

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ROMA –  “Di fronte alla situazione difficile del paese sul piano economico e sociale, ma anche culturale e di tenuta del tessuto democratico, è necessaria una svolta profonda. Penso che il progetto del Partito democratico rappresenti la possibilità  di tracciare una strada nuova nell’orizzonte del cambiamento, di cui il paese ha bisogno. E che l’impegno che ho sempre portato avanti all’interno dell’Arci ora abbia bisogno di essere rappresentato e agito anche nelle sedi istituzionali”. Sintetizza così la sua scelta di candidarsi alle prossime elezioni, nelle file del Pd, Paolo Beni presidente nazionale dell’Arci. La sua è solo l’ultima delle candidature di nomi eccellenti del Terzo settore: da Laura Boldrini ad Andrea Olivero, da Giulio Marcon a Roberto Natale, sono già  11 i vertici del mondo dell’associazionismo che hanno scelto di passare all’impegno politico in senso stretto. 

“È indicativo che in questa tornata elettorale ci siano molti rappresentanti del Terzo settore nelle diverse liste: è un segnale importante di apertura del mondo politico, ma anche di disponibilità  da parte del nostro mondo a mettersi in gioco e portare al paese le proprie competenze”, sottolinea Beni. A differenza di altri, però, Beni non lascerà  la dirigenza dell’Arci perché lo statuto non prevede l’incompatibilità  con l’incarico istituzionale. “Per il momento resto, non decido io ma comunque il mio mandato scade all’inizio del 2014 – aggiunge – quello che farò però sarà  portare i nostri temi nell’agenda politica: come quello della cittadinanza ai figli degli immigrati, ma più generale il mio contributo si concentrerà  sul grande tema dell’emergenza sociale e del disagio. Penso che la questione delle politiche sociali non sia residuale e non possa essere affrontata dopo la ripresa economica, ma è piuttosto una delle urgenze del nostro Paese. Infine un altro aspetto importante su cui la mia associazione è impegnata da sempre è quello dei diritti culturali in senso lato: oggi siamo di fronte a un’emergenza educativa importante che imbarbarisce le relazioni e il  clima morale del paese. Su questo credo ci sia ancora molto da fare, così come sulla questione dei diritti civili, e sulla riattivazione di spazi di partecipazione democratica. Su questi temi, che spesso sono mancati in politica, la prossima legislatura deve dare segnali importanti”.

La candidatura di Paolo Beni non lascia quindi scoperto il vertice dell’Arci nazionale, bensì quello del Forum del Terzo settore. Prima che ufficializzasse la scelta di impegno politico, infatti, sul suo nome si era trovato l’accordo per la sostituzione alla presidenza di Andrea Olivero (anche lui candidato alle prossime elezioni con la “Scelta civica con Monti per l’Italia). “Mi dispiace un po’ non poter ricoprire questo incarico, ma sono convinto che a breve, anche perché i tempi sono stretti, si troverà  una soluzione altrettanto convincente per tutti – aggiunge – il mio contributo nel Forum non mancherà  attraverso l’impegno dell’Arci”. Paolo Beni sarà  candidato alla Camera nella lista della Toscana in 20esima posizione. “La proposta mi è stata fatta dal segretario nell’ambito del listino di coloro che non hanno partecipato alle primarie. Sono contento che il territorio sia quello di mia provenienza e in cui ho fatto gran parte della mia esperienza associativa – conclude – non è importante comparire prima o dopo anche perché con questa legge elettorale dissennata la mia posizione dovrebbe assicurare comunque un buon esito”. (ec)

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