Multe, canone Rai e addizionali comunali

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ROMA — Una serie di aumenti sono certi, dal canone Rai alle sanzioni sulle multe, dai francobolli su lettere e raccomandate alla nuova imposta sui rifiuti. Peseranno inoltre alcuni balzelli, come il bollo da 34,2 euro sui conti correnti e depositi con giacenza superiore a 5 mila euro e la minipatrimoniale pari allo 0,10% nel 2012 e allo 0,15% nel 2013 che si applica a fine anno su titoli e strumenti finanziari. Infine altri rincari sono solo stimabili, come quelli che colpiranno nel corso del prossimo anno tariffe pubbliche, spese per alimentari, carburanti. Oltretutto, dal prossimo luglio su parte dei consumi si abbatterà  l’incremento di un punto dell’aliquota Iva del 21%, che passerà  appunto al 22%, per un maggior incasso del Fisco di circa 4,2 miliardi. Stimare quanto tutto ciò graverà  sul bilancio di ogni famiglia è complicato, tuttavia ieri, come di consueto alla fine dell’anno, le associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori hanno diffuso i loro calcoli, che parlano di una stangata media di 1.490 euro a famiglia nel 2013. Le voci maggiori vengono dall’alimentazione (299 euro), dalle addizionali territoriali delle imposte (163 euro) e dai carburanti (132 euro). Un 2013 difficile, insomma. Nel Mezzogiorno ancora di più. Secondo il Check-up pubblicato ieri dalla Confindustria, nel Sud infatti, tra il 2007 e il 2012, la recessione ha colpito duro: 16 mila aziende scomparse, 330 mila occupati in meno, una caduta del Pil del 6,8% in termini reali.
Ma torniamo ai rincari. Dal 2013 andrà  a regime l’imposta di bollo sui conti correnti e i libretti di risparmi e la patrimonialina sui prodotti finanziari. Eviteranno di pagare il bollo da 34,2 euro solo i titolari di conto base, quello che banche e Poste devono offrire per legge a chi ha un reddito molto basso (7.500 euro calcolato con l’Isee). Sono inoltre esenti i correntisti che possano esibire una giacenza media sotto 5 mila euro. Attenzione però, il tetto si calcola considerando tutti i rapporti intestati ad un’unica persona fisica aperti in una sola banca (conti e libretti di risparmi) e se si supera, ogni prodotto paga il suo bollo. Il calcolo della tassa è inoltre influenzato dalla scadenza dei rendiconti. Se, per esempio, questa è trimestrale e solo in un trimestre la giacenza media ha superato i 5 mila euro, si pagherà  un quarto del bollo, cioè 8,55 euro.
A fine anno si verserà  anche lo 0,10% sul valore di tutti gli investimenti finanziari, comprese le polizze unit linked, i conti di deposito on line, i buoni fruttiferi postali dal valore di rimborso superiore a 5 mila euro. La differenza rispetto al bollo sui conti correnti è che non è in cifra fissa. La tassa, infatti, ha un minimo di 34,2 euro (come l’altro bollo) e un tetto di 1.200 euro. Nel 2013 si pagheranno 34,2 euro fino au un controvalore del portafoglio pari a 22.800 euro e lo 0,15% per controvalori superiori. L’anno prossimo debutterà  anche la Tobin tax sulle transazioni finanziarie pari allo 0,12% sulle compravendite di titoli azionari italiani sui mercati regolamentati (0,22% nei mercati «over the counter», cioè non ufficiali). Sulle operazioni sui derivati si pagherà  invece, dal prossimo luglio, in cifra fissa da 0,1 euro a 100 euro a operazione a seconda del valore nozionale dei contratti.
Altro dato certo è l’aumento del canone Rai, che passerà  da 112 a 113,5 euro, un euro e mezzo in più, ma a fronte di un’evasione stimata al 27,4%, che sottrae ogni anno all’azienda circa 600 milioni di euro, che nessun governo è riuscito finora a recuperare nonostante le promesse fatte (per esempio mettendo il canone nella bolletta elettrica come in altri Paesi). Diventerà  inoltre più caro subire una multa per violazione del codice della strada. Salgono infatti del 6% le sanzioni e quindi, per fare qualche esempio, la multa per divieto di sosta passerà  da 39 a 41 euro e quella per eccesso di velocità  da 159 a 168 euro. Rincarano di 10 centesimi i francobolli sulle lettere (da 60 a 70) e di 30 quelli sulle raccomandate (da 3,30 a 3,60 euro). Nel 2013 debutterà  anche la Tares, la nuova imposta sui rifiuti che sostituirà  Tarsu e Tia. Sarà  più onerosa soprattutto per le famiglie più numerose mentre i single potrebbero risparmiare qualcosina. I consumatori stimano comunque un aggravio medio per famiglia di 64 euro. Per i carburanti si spenderanno invece 132 euro in più ai quali si sommeranno altri 44 euro per il riscaldamento. Più modesti gli aumenti previsti per le bollette: in media 39 euro in più per il gas, 26 per l’acqua e 11 per la luce. Bisognerà  mettere invece in preventivo 31 euro in più per le tariffe aeroportuali, 38 per i pedaggi autostradali 61 per le l’assicurazione rc auto e 83 euro per treni e trasporti locali.


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