Gli attacchi ai supermercati in Argentina

Loading

Due persone sono morte e 378 sono state arrestate durante una serie di assalti a supermercati e negozi in varie città  dell’Argentina. I disordini sono cominciati giovedì, nella città  di Bariloche, nel sud del paese, dove un centinaio di persone ha attaccato 3 supermercati, rubando cibo, vestiti, ma anche TV al plasma. Tra giovedì e venerdì i saccheggi si sono diffusi in molte altre città  del paese.

Saccheggi in Argentina Saccheggi in Argetina Saccheggi in Argentina Saccheggi in Argentina Saccheggi in Argentina

La polizia è intervenuta in assetto antisommossa e armata di lacrimogeni per disperdere i saccheggiatori. Nella notte tra giovedì e venerdì, si sono verificati assalti anche nelle città  di Campana e Zarate, nella provincia di Buenos Aires e a Resistencia, nel nord. Ieri a San Fernando, nella periferia di Buenos Aires, un supermercato è stato assaltato in pieno giorno.

Gli incidenti più gravi si sono verificati a Rosario, la terza città  del paese. I primi saccheggi sono avvenuti la sera di giovedì e in tutto sono stati attaccati più di trenta tra negozi e supermercati. La polizia ha reagito duramente per disperdere i saccheggiatori e al momento si contano 2 morti, 25 feriti e 137 arrestati.

Il giornale di opposizione Clarìn (di cui avevamo parlato qui) scrive che la città  di Rosario non ha ancora ricevuto rinforzi di polizia dalla capitale e che per proteggersi i negozianti stanno saldando lastre di metallo alle porte dei loro negozi.

Gli attacchi ai supermercati sono un altro episodio della difficile situazione sociale in cui si trova il paese. Già  a settembre c’erano state proteste di piazza, seguite da altre manifestazioni a novembre e da uno sciopero generale. Da tempo l’Argentina è in una difficile situazione economica, con un’inflazione reale vicina al 30%, disoccupazione in aumento e un governo che ha crescenti difficoltà  a finanziarsi. Questa comunque è la prima volta in cui le manifestazioni e la risposta della polizia sono così violente.

«Alcuni argentini vogliono portare il paese nel caos e nella violenza», ha commentato il viceministro della Sicurezza, Sergio Berni. Altri membri del governo di Cristina Kirchner hanno accusato i gruppi di saccheggiatori di essere collegati all’opposizione e ai media di destra. Il leader dell’opposizione, Hugo Moyano, ha respinto le critiche, sostendo che questi disordini sono causati dalla difficile situazione economica del paese.


Related Articles

L’inferno nelle vie di Damasco

Loading

L’opposizione (Cns) accusa il regime, ma intanto lavora contro Kofi Annan e per un attacco Nato

« Syriza resta di sinistra. E contro l’austerità»

Loading

Grecia. Jorgos Stathakis, ministro uscente dell’economia: «L’alleggerimento del debito insieme alle risorse per investimenti e welfare potranno consentirci di sostenere i cittadini più deboli. Il popolo greco ci darà un mandato chiaro»

Ok, giù le armi. Ma la pace non paga

Loading

FARAH – L’edificio a due piani, con una veranda interna e alte mura di protezione, non è lontano dalle vie del mercato centrale di Farah.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment