La maxi-Finanziaria va in porto tra detrazioni ai figli e tariffa rifiuti
ROMA — Un tentativo di frenare la pressione fiscale per le famiglie e bloccare il caro-Iva, misure per gli esodati e per il lavoro, aiuti ai Comuni ma anche nuove tasse municipali come la Tares (imposta su rifiuti e servizi). Ma anche una marea di micronorme che distribuiscono denari a pioggia: dall’immancabile e quarantennale Belice al Bicentenario verdiano.
Arriva al traguardo dopo due mesi la seconda, ed ultima della legislatura, legge di Stabilità di Mario Monti. A saldi invariati e dopo un serrato passaggio parlamentare. Ieri la Camera con il 52 esimo voto di fiducia ha tramutato il provvedimento in legge dello Stato. Praticamente fermi i saldi anche se il Senato ha gonfiato la legge con 3,8 miliardi di spese compensate da altrettante nuove entrate. Complessivamente l’impatto finanziario raddoppia da 15 a 32,4 miliardi, più spese, ma compensate da più entrate.
Tasse in chiaroscuro.
Scongiurata la contestata diminuzione delle aliquote Irpef inizialmente proposta dal governo si è scelta la strada dell’aumento delle detrazioni fiscali per i figli che passano, sopra i tre anni da 800 a 950 euro. Evitato anche il rischio che a luglio del prossimo anno aumenti l’aliquota intermedia del 10 per cento dell’Iva con il conseguente rincaro di beni di largo consumo, resta invece la spada di Damocle dell’aumento dell’aliquota del 21 che passerà dal luglio prossimo al 22 per cento. La partita tasse ingloba anche l’introduzione della Tares dal prossimo anno: era stata varata dal governo Berlusconi ma mancava un decreto attuativo inserito in Stabilità . Le Regioni potranno ancora rendere progressive le addizionali Irpef spalmandole per fasce per l’intero 2013, ma dal 2014 potranno farlo solo a spese proprie, altrimenti i rincari saranno uguali per tutti, indipendentemente dal reddito. Arriva la Tobin tax, ma è stata depotenziata: non riguarderà tutti i prodotti finanziari, ma solo quelli azionari, per i derivati tassa fissa fino a 200 euro per un sottostante di un milione. Arriva anche la rottamazione dei ruoli: una micro-sanatoria
per chi deve al fisco fino a 200 euro «esecutivi» entro il 31 dicembre del 1999. E’ comunque previsto che i risultati della lotta all’evasione andranno ad alimentare il fondo taglia tasse.
Ossigeno per il lavoro.
Stanziati 1,7 miliardi per la cassa integrazione in deroga mentre per la detassazione dei salari di produttività le risorse salgono nel triennio 2013-2015 a 2,1 miliardi. Sconti Irap per le aziende che assumono a tempo indeterminato donne e giovani: per gli «under 35» arrivano a 13.500 euro e al Sud salgono a 35 mila. Salvi, almeno fino al luglio del prossimo anno, i precari della pubblica amministrazione i cui contratti saranno prorogati. Scongiurato anche l’aumento dell’orario settimanale per gli insegnanti.
Pensioni ed esodati.
Saranno 10.130 gli esodati salvaguardati, oltre ai 120 mila già al sicuro, non saranno tutelati i licenziati a causa del fallimento dell’azienda. Arriva una ciambella di salvataggio per i ricongiungimenti dalle casse pubbliche all’Inps: gratuiti per la pensione di vecchiaia fino al 30 luglio 2010.
Aiuto ai Comuni, congelamento Province e stretta sulla sanità .
Viene alleggerito il patto di stabilità interno con uno sforzo di 1,4 miliardi, il gettito dell’Imu torna ai Comuni. Congelata invece la riduzione delle Province: dove si deve votare arriverà un commissario in attesa della nuova legge. Ulteriori tagli alla sanità , dove si intensificheranno le verifiche sull’impiego del personale non medico, si tratta di circa 600 milioni che si sommano agli 8,33 miliardi di risparmi già previsti. Arrivano 115 milioni per la Sla e 52,5 milioni per i Policlinici delle università non statali.
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