Grillo continua l’epurazione espulso il gruppo di Forlì

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ROMA — Dopo quelle individuali, è la volta delle espulsioni collettive nel MoVimento 5 stelle. Era già  successo col gruppo di Cento, i militanti della provincia di Ferrara che avevano osato prendere le parti di Valentino Tavolazzi. Ora è toccato alla lista DestinAzione Forlì, diffidata dall’uso del simbolo con una raccomandata inviata dall’avvocato di Beppe Grillo a inizio novembre. La notizia era trapelata, ma non c’erano state conferme ufficiali: il gruppo aveva deciso di chiudersi in un ostinato silenzio stampa, e di chiedere spiegazioni all’avvocato, a Grillo, allo staff. Neanche a dirlo, nessuna risposta. Per questo ieri, in conferenza stampa, Raffaella Pirini – consigliere comunale di quella lista – ha deciso di raccontare tutto e di chiedere, ancora una volta, spiegazioni.
«Le epurazioni di Grillo e Casaleggio continuano – scrive su Facebook Federica Salsi – ora è il turno di Raffaella Pirini, rea di avermi espresso solidarietà  in seguito al post sul punto G. Stimo Raffaella e apprezzo il suo lavoro, non sarà  certo un patacchino (il logo) a impedirci di fare buona politica». Va oltre, Federica. Ha già  chiesto al consiglio comunale di passare al gruppo misto. E ha scritto una lunga lettera in cui spiega: «Grillo e Casaleggio hanno pianificato un disegno fin dall’inizio. Un sistema in cui i cittadini sono usati come pedine, servono a convincere la gente schifata dalla politica dei partiti a comprare un nuovo prodotto: il marchio Grillo». E poi: «Stanno usando la rete per consenso elettorale, aggregano tifosi utili a mettere una croce sulla scheda, ma che difficilmente si metterebbero a scrivere un progetto di legge o a risolvere un problema». Ancora: chi deciderà  cosa faranno i parlamentari 5 stelle quando saranno eletti? Solo Grillo? Perché far firmare loro un impegno a girare i fondi parlamentari a una struttura di comunicazione decisa dal comico? Perché tanta attenzione sui soldi, forse 10 milioni di euro? Dov’è il programma del MoVimento, a parte quei pochi punti tutti da sviluppare? Infine: «Il movimento, che adesso per me è una grande delusione, lo sarà  anche per i cittadini italiani. Nonostante la buona fede di tanti, Grillo è finzione». Del resto, anche il compagno di Giovanni Favia in regione, Andrea De Franceschi, ieri scriveva: «La critica costruttiva è un valore, come il rispetto del singolo, perché “Uno Vale Uno, non è Uno Vale l’Altro”». Parole affidate a Facebook, e apprezzate – tra gli altri dal sindaco di Parma Pizzarotti.


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