Atene, deputato di Syriza aggredito da Alba Dorata allo stadio

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ATENE. Domenica pomeriggio il deputato di Syriza Dimitris Stratoulis è stato aggredito allo stadio Olimpico di Atene da tre persone appartenenti, per loro stessa ammissione, al partito filo-nazista greco Alba Dorata, durante l’intervallo del match della sua squadra del cuore, l’Aek. I tre sono riusciti a scappare quando i tifosi sono interventi in soccorso di Stratoulis, insieme a loro si è attivato un movimento di solidarietà  per il deputato di Syriza, cui hanno aderito tutti i partiti democratici, che condanna i ripetuti attacchi fascisti cui sono sottoposti quotidianamente soprattutto immigrati e profughi.
Alba Dorata si sente così protetta da attaccare anche i deputati di sinistra come lei?
Negli ultimi mesi abbiamo assistito a ripetuti attacchi contro gli immigrati tra l’indifferenza se non con la complicità  della polizia. Abbiamo detto fin dall’inizio che ogni aggressione contro gli immigrati è un’aggressione contro noi stessi. Sembra che oggi sia arrivato questo momento. Aspettiamo giustizia.
I neonazisti l’hanno denuncia per diffamazione perché ha definito Alba Dorata «una banda di criminali». L’ex ministro della Finanze, il socialista Pangalos, ha accusato voi di Syriza di essere stalinisti, il segretario del Pasok Karximakis ha detto che avete ricevuto quello che avete coltivato, continuando ad alimentare la sterile contrapposizione degli opposti estremismi.
La troika e i partiti che applicano le sue politiche alimentano il disagio sociale e il neonazismo. In Grecia c’è solo un’estremismo, quello delle politiche neoliberiste che distruggono la nostra società  e alimentano il neonazismo. Sono le due facce della stessa medaglia. Syriza si batte pacificamente per rovesciare il governo e le politiche della troika. Crediamo nei movimenti di massa, nella partecipazione attiva dei lavoratori, dei disoccupati e dei giovani per un futuro. Coltivare l’idea degli opposti estremismi serve a mettere paura ai cittadini e poter continuare a governare. Syriza è ormai primo nei sondaggi e il governo non sa che fare. Ora pensano di cambiare anche la pessima legge elettorale che abbiamo con un’altra legge truffa. La sinistra radicale fa paura ai banchieri, agli speculatori, ai politici corrotti perché convince la gente a lottare e a votare. Questi giorni i lavoratori di tanti settori scioperano e protestano. Il governo prepara migliaia di licenziamenti nel settore pubblico, nuove tasse e la svendita del nostro patrimonio pubblico. Syriza non è solo la speranza per un cambiamento, ma anche la risposta civile per uscire dalla crisi.
Anche i tifosi dell’Aek si sono mobilitati contro neonazisti.
L’Aek, l’Unione Sportiva di Costantinopoli, è la squadra di Nea Filadelfeia, uno dei più grandi comuni della cintura di Atene che erano stati creati alla fine degli anni venti dai profughi greci dell’ex impero ottomano. I suoi tifosi non scordano facilmente l’origine travagliata e umile dei loro nonni e genitori. Mesi fa quando Alba Dorata voleva aprire una sua sede accanto alla sede dei tifosi dell’Aek Original 21 esposero un grande striscione: «Che non vi venga in mente di venire qui». Quanto è bastato per far sparire i neonazi dalle vicinanze dei tifosi dell’Aek.
L’aggressione a Stratoulis non li ha lasciati indifferenti. Con un vocabolario da «original» i supporter della squadra di Atene hanno rilasciato un comunicato stampa eloquente: «Per finirla una volta per tutte con questo cancro dei fascisti, noi Original 21, discendenti di profughi e immigrati e alla fine come semplici cittadini vogliamo chiarire che gli arroganti e vigliacchi vermi che hanno attaccato il fan di Aek Stratoulis sono indesiderati e da oggi ricercati. La famiglia della grande Aek comprende persone senza colore e confini. Non c’è posto per i misantropi tra di noi».


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