In Italia quasi 4 milioni di persone con limitazioni funzionali

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ROMA – Sono quasi quattro milioni le persone con limitazioni funzionali in Italia. Di queste, 2,8 milioni hanno difficoltà  nelle attività  quotidiane e oltre 600 mila hanno vissuto una forte riduzione dell’autonomia. È quanto emerge dal Rapporto sull’inclusione sociale delle persone con limitazioni dell’autonomia personale diffuso oggi dall’Istat.

Per la ricerca sono state contattate 3.121 persone tra 11 e 87 anni che, in occasione dell’indagine “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari” del 2004-2005, avevano riferito limitazioni funzionali. Le persone ancora in questa condizione nel 2011 sono 3 milioni 947 mila. Di queste, il 52,7 per cento ha limitazioni funzionali gravi. Prevale la quota di donne (62,1%) e di over75 (51,5 per cento). Quasi la metà  degli intervistati (46,8 per cento) dichiara di avere scarse, se non insufficienti, risorse economiche ma la percentuale sale oltre il 50 per cento tra chi ha limitazioni gravi.

Sono due milioni e 819 mila le persone che riferiscono difficoltà  a svolgere almeno una delle attività  quotidiane, come alzarsi dal letto, sedersi, vestirsi, farsi la doccia. In larga parte sono anziani (75,3% tra i 65 e gli 87 anni). Un milione 462 mila persone dichiarano di non poter svolgere autonomamente due o tre di queste attività . Il 68,8 per cento riferisce difficoltà  nella mobilità  e nella locomozione (89,1 per cento tra chi ha limitazioni gravi). Le persone con limitazioni sensoriali – difficoltà  di vista, udito o parola –  sono il 57,6%. Tra gli uomini è più frequente una perdita d’autonomia da giovani o adulti (19,5 per cento contro il 9,7 per cento tra le donne della stessa fascia di età ). Meno della metà  delle persone con limitazioni funzionali ha una grave riduzione di autonomia nell’occuparsi delle attività  domestiche (46,7 per cento, 1 milione 818 mila persone). Ma quasi tre quarti riferiscono che, per motivi di salute, hanno molta difficoltà  o non sono in grado di svolgere autonomamente tre o più attività  domestiche (73,6 per cento). Quasi i due terzi delle persone con problemi di salute mentale di 18-87 anni non sono autonomi su questo fronte) (vedi lancio successivo) (gig)

 

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