Confindustria, disoccupazione record. Un milione di posti di lavoro persi dal 2007

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Un milione di posti di lavoro persi. Inoltre, sempre secondo Confindustria, il 2013 si chiuderà  con un milione e mezzo di unità  di lavoro occupate in meno rispetto alla fine del 2007. Dal picco di fine 2007 alla metà  del 2011, infatti, sono state 1,1 milioni le unità  perdute e “diverranno 1,5 milioni nel terzo trimestre 2013.

Crollo dei consumi. Preoccupa anche il calo dei consumi. Il peggiore dal dopoguerra ad oggi. I consumi delle famiglie cedono il 3,2% quest’anno (il 3,6% pro-capite), e la caduta proseguirà  nel 2013 (-1,4%), in peggioramento rispetto alla precedente stima (-1%). Per una stabilizzazione dei consumi si dovrà  attendere il 2014 (+0,3%); “ma per abitante – dice il Csc – arretrano ancora, tornando poco sopra i valori del 1997”.

Pressione fiscale record. Picchi da record anche per la pressione fiscale che “rimarrà  prossima ai massimi storici e insostenibilmente elevata, specie quella effettiva: 53,9% del Pil nel 2014 tolto il sommerso dal denominatore”. Inoltre, per tornare ai livelli pre-crisi, il Csc stima che occorrano 90 miliardi di investimenti in 5 anni.

I dati sulla povertà  peggioreranno. E a lanciare l’allarme è anche il presidente dell’Istat Enrico Giovannini, all’indomani dei dati diffusi dall’Istituto di Statistica sulla difficile situazione delle famiglie: “I dati diffusi non tengono conto ancora della difficile situazione del 2012, quindi le cifre sulla situazione della povertà  in italia sono destinate a peggiorare nel corso dell’anno – annuncia Giovannini – la situazione è molto difficile: avere quasi un terzo di italiani a rischio povertà  ed esclusione è un dato molto elevato, che segnala la difficoltà  di famiglie che non riescono a far fronte ad una spesa improvvisa oppure non riescono a riscaldare adeguatamente il proprio appartamento, oppure hanno tagliato le spese alimentari”.


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