Free Tibet: la giornata mondiale, una ragazza si dà fuoco, sono 32 in un mese
Con questa, le immolazioni salgono a 81 dal primo gennaio del 2012 e 95 dal febbraio 2009, da quando sono cominciate. Pochi giorni prima il suo gesto, la giovane aveva rivelato ad alcuni suoi compagni di scuola l’intenzione di auto-immolarsi per la causa tibetana. Ha detto ai suoi compagni di non volere che il suo corpo cadesse nelle mani delle autorità cinesi e che si sarebbe immolata in una zona di nomadi e non nel centro di una città proprio per evitare che la polizia possa prenderla dopo la morte volendo invece che fossero i genitori a prendersi cura dei suoi resti.
L’immolazione di Bhenchen Kyi arriva alla vigilia del Giorno della Solidarietà Globale deciso per oggi dal governo tibetano in esilio nel nord dell’India, in concomitanza con la giornata dei diritti umani.
Ma la studentessa non è l’unico caso di questi giorni. Altri due tibetani si sono dati fuoco domenica 10 dicembre in Cina per denunciare “l’occupazione del Tibet” e portando così a 32 i casi di immolazione nell’ultimo mese. Lo ha riferito l’agenzia tibetana Phayul.
Kunchok Pelgye, 24 anni, si è dato fuoco sabato, uccidendosi, davanti al monastero Taktsang Lhamo Kirti, nella prefettura autonoma di Aba, nella provincia centrale cinese di Sichuan. Perma Dorjee, 23 anni è morto allo stesso modo nel monastero Shitsang Garser, prefettura di Luchu, nella provincia settentrionale cinese di Gansu. Mentre bruciavano i due hanno invocato il ritorno del Dalai Lama, il leader spirituale tibetano in esilio.
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