Nato: Via libera a Patriot alla frontiera turco-siriana

A sorpresa è arrivata ieri una ferma condanna anche dalla Russia, nel caso in cui il regime di al-Assad facesse uso di armi chimiche. Il ministro degli esteri, Sergei Lavrov, ha detto che «l’uso di armi di distruzione di massa avrebbe implicazioni gravi» e la Russia «non accetterebbe alcuna violazione dei trattati internazionali se la Siria usasse armi chimiche». Lavrov ha aggiunto che la Russia «non può e non vuole interferire con il diritto all’autodifesa degli alleati stabilito dall’articolo 5 del trattato Nato ma le minacce non devono essere sopravvalutate». Gli avvertimenti sono arrivati dopo le dure parole di Hillary Clinton e della Casa Bianca che avevano avvertito della reazione se «la linea rossa» dell’uso di armi chimiche venisse superata dal regime siriano. Mentre, l’escalation di violenza nel paese non si arresta. Secondo gli insorti, ieri ci sarebbero stati oltre cento morti in scontri con l’esercito. Ventinove studenti e un professore di una scuola alla periferia di Damasco sono stati uccisi da un colpo di mortaio che si è abbattuto sul campo profughi di Wafidin.

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