Della Seta: «Mai pressioni per ammorbidire le mie posizioni»

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Basta leggere lì dove è Emilio Riva in persona che si occupa di lui. Di Roberto Della Seta Emilio Riva non ne può più. Il suo rigore «lo sconcerta». Ecco perché il patron dell’Ilva scrive una mail al segretario Bersani: vorrebbe togliersi dai piedi questo senatore che contesta nel merito le cause dell’inquinamento dell’acciaieria tarantina. Non è dato sapere se quella mail sia mai arrivata al segretario del Pd.
«Di certo c’è che Bersani non mi ha mai chiesto di ammorbidire la mia posizione sull’Ilva», garantisce il senatore Della Seta, 53 anni, sposato due volte, ora con Alessia, con un figlio di 12, Giovanni. Poi spiega: «La vicenda dell’Ilva ho cominciata a seguirla fin da quando ho messo piede dentro Legambiente. Era il 1986, Chicco Testa era il presidente e l’Italsider inquinava più che mai. Quando sono arrivati i Riva la vicenda non è cambiata».
Neanche l’atteggiamento del senatore Della Seta è mai cambiato. L’ultima sua battaglia sull’Ilva è stata quella per i limiti del benzo-pirene contenuti nel decreto legislativo varato dal precedente governo. Una battaglia che gli ha attirato le ire di un suo collega di partito, il deputato Ludovico Vico. Basta leggere le intercettazioni dove Vico si scambia opinioni al telefono con Girolamo Archinà . Non sono belle.
Della Seta in Parlamento ha fondato il gruppo degli ecodem, gli ecologisti democratici. Ci sono senatori e anche deputati. Vico non è tra loro. Per Vico Della Seta è un «rompiballe» ed è lui che in prima persona si appresta a garantire di poter intervenire per tener lontano quel suo collega che pretende di applicare l’ambientalismo nel suo senso più vero. E puro.
«Non ho letto tutte le intercettazioni. So solo che questo è il mio mestiere e continuerò a farlo», dice Della Seta. Poi spiega: «Mi batterò soprattutto contro chi vuole contrapporre l’ambiente con i posti di lavoro: è un’idea fuori dal tempo e fallimentare».


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