Cuneo fiscale 2,1 miliardi in meno Sgravi sui redditi fino a 40 mila euro

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Questa cifra servirà  per alleggerire la busta paga dei lavoratori dipendenti in quella zona variabile e legata, almeno in teoria, all’aumento effettivo di produttività . Nell’accordo le parti sociali hanno chiesto espressamente al governo e al Parlamento di rendere stabili e certe le misure previste dalle disposizioni di legge (quelle varate dall’esecutivo Berlusconi) per applicare, sui redditi da lavoro dipendente fino a 40 mila euro annui lordi, la detassazione del salario di produttività  «attraverso la determinazione di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali, pari al 10%». Inoltre, sempre imprese e sindacati hanno invitato il governo ad applicare la legge 247 del 2007 che prevede lo sgravio contributivo per incentivare la contrattazione collettiva di secondo livello fino al limite del 5% della retribuzione contrattuale percepita. Nella realtà , il limite alla defiscalizzazione era stato fissato a 6 mila euro l’anno nel 2011 poi ridotti a 2.500 nel 2012. Ora bisogna vedere come il governo, mediante l’annunciato decreto da emanare entro il 15 di gennaio, ha intenzione di regolare tutta questa materia. Monti aveva chiesto alle parti di eliminare ogni automatismo negli aumenti salariali come prima condizione per concedere gli sgravi. Nell’accordo vi è un generale riferimento al fatto che la dinamica retributiva, pur nell’obiettivo di tutelare il potere d’acquisto, sia «coerente con le tendenze generali dell’economia, del mercato del lavoro, del raffronto internazionale e gli andamenti di settore», tenga cioè conto di eventuali situazioni di crisi.


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