«È la guerra alla memoria»
Come giudichi la sentenza di assoluzione?
È sorprendente. Per capire, bisogna dare un’occhiata al passato. Ricordando innanzitutto, come ha confermato ieri il commento ufficiale della radio di Zagabria, che gli Stati uniti diedero il loro segnale positivo per l’Operazione Tempesta. Prima ancora va ricordato il vertice sull’isola di Brioni del governo croato con Tudjman. Tudjman abbassava sempre di più la percentuale dei serbi da lasciare in Croazia. I serbi sono qui con noi da secoli, erano la difesa morale e concreta contro l’Islam, contro la Turchia, contro l’impero Ottomano, alcuni sono diventati ufficiali dell’armata austriaca e dunque non sono venuti qui per l’Operazione Tempesta, c’erano già da prima ed erano circa il 15-18%. Adesso in Croazia sono meno del 5%. E hanno pagato gli innocenti, soprattutto. Bisogna ricordare le responsabilità politiche, quelle del presidente Franjo Tudjman che ordinò l’operazione di pulizia etnica. Il generale Gotovina rappresentava l’esperienza militare, aveva fatto parte della famigerata Legione Straniera in Francia, e noi sappiamo i crimini commessi da queste formazioni nei vari paesi africani. Insomma, lui faceva il suo «lavoro», mentre io credo che il principale colpevole è stato Tudjman che ha dato l’ordine. Io non sono serbo e non ho nessuna origine serba in Jugoslavia, ma quando visto questa poveri contadini della Kraijna cacciata alla fine dell’Operazione Tempesta, con in mano poveri sacchetti di nylon per trasportare i beni raccolti da una vita, dietro i trattori che li precedevano… ho quasi pianto. Cittadini di Croazia, slavi di fede ortodossa, perché nelle guerre jugoslave purtroppo la religione conta. L’Operazione Tempesta s’ingigantì, si bombardano le città . Adesso il Tribunale dell’Aja ci dice che questa non è una colpa.
L’Aja aveva fornito le prove per la condanna a 24 anni di galera, case dinamitate, esecuzioni sommarie… E ora da 24 anni a nulla?
Io ho lottato contro il tribunale, ho difeso questa idea di Voltaire: anche se è contrario al mio parere farei di tutto perché tu possa esprimerlo. E con questo ho difeso anche i nazionalisti duri, dicevo che il crimine verbale non contava, non si poteva mettere per questo in prigione nessuno. La Jugoslavia era malvista dal regime. Ma adesso con questa assoluzione…
Il rischio è che la sentenza rinfocoli gli odi e che venga meno la possibilità di una memoria condivisa sulla guerra? Cme reagirebbe il mondo se ad essere assolto fosse Ratko Mladic?
L’analogia provocatoria conta molto. Perché siamo di fronte ad una compromissione della credibilità del Tribunale dell’Aja: come si può andare da 24 a zero? Chi è colpevole di aver dato 24 anni ad un militare dimenticando le responsabilità politiche di Tudjman. Che aveva accanto il ministro Sushak: l’ho visto io stesso salutare con il saluto fascista. Susak è morto come Tudjman. Ora le reazioni possono essere molto dure. C’è un solo fatto positivo, il nuovo presidente croato Josipovic che ha avuto il coraggio di dire che è agnostico e che i suoi genitori erano partigiani. Ma come dimenticare che tutti i profughi della Krajina sono riparati in Serbia. Quello che non si ricorda è che la zona di Knin sottoposta all’Operazione Tempesta è la stessa dove i serbi ortodossi venuti in Croazia da secoli furono le vittime degli ustascia fascisti nel 1941. C’è dunque una memoria dura. E la guerra della memoria a quanto pare continua.
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