Ricettazione di dvd processo a Tronchetti
E arriva, come profilatosi già dal novembre 2011, per l’ipotesi di reato di ricettazione nel 2004 del dvd che, frutto dell’attacco informatico agli 007 privati dell’agenzia Kroll al servizio dei rivali brasiliani di Tronchetti, ne documentava lo spionaggio ai danni di Telecom.
Nella ricostruzione del pm Alfredo Robledo, che manda a giudizio Tronchetti con citazione diretta davanti alla 7ª sezione del tribunale il 18 febbraio 2013, non ci sono colpi di scena. Decisivo resta il peso dato all’interrogatorio di Tavaroli il 13 dicembre 2010 su una riunione «in via Negri a Milano con gli avvocati (di Telecom, ndr) Chiappetta e Mucciarelli. Feci presente loro che un hacker russo ci aveva fornito, dietro pagamento, materiale riservato della Kroll sulle indagini contro Telecom e posi il problema di come utilizzarlo contro Kroll. Proposi di compendiarlo in un dvd da far recapitare in forma anonima alla segreteria di Tronchetti. Ci recammo nel suo ufficio. Fu informato da Chiappetta di quanto avevo detto, e Chiappetta prospettò la soluzione dell’invio del dvd in forma anonima alla segreteria del presidente. Il presidente accettò la proposta, chiamò la segretaria e le disse che sarebbero arrivate informazioni in forma anonima». Gli elementi fondanti l’accusa sono dunque due: Tronchetti sarebbe stato consapevole che i dati erano stati intercettati illegalmente dal team di Tavaroli e uno specifico accordo avrebbe ideato lo stratagemma per ridare legittimità all’utilizzo dei dati.
«È importante ricordare — ribatte l’avvocato Roberto Rampioni — che il materiale pervenuto nella sede Pirelli, comprovante lo spionaggio eseguito dall’agenzia Kroll ai danni di Telecom Italia, fu immediatamente inviato all’autorità giudiziaria brasiliana e poi a quella italiana. È palese, peraltro, che tale comportamento fu certamente non in danno di Telecom, ma volto a tutelare l’azienda. La Kroll aveva posto in essere azioni contro Telecom già prima dell’ingresso indiretto della Pirelli nella compagine azionaria e, poi, anche contro Tronchetti e la sua famiglia. Per questa ragione la società Marsh & McLennan, che aveva acquisito l’agenzia Kroll, sentì l’obbligo di scusarsi ufficialmente con Tronchetti Provera».
Annunciano che si costituiranno parte civile contro Tronchetti sia «Asati» (l’associazione dei piccoli azionisti di Telecom) sia la stessa Telecom di Franco Bernabè, che però per Rampioni non ne avrebbe titolo «in quanto la società non è persona offesa dal reato, né soggetto danneggiato».
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