Sono 66.568 i detenuti presenti nei 206 istituti penitenziari italiani

Loading

ROMA – Sono 66.568 i detenuti presenti nei 206 istituti penitenziari italiani. Di questi 23.838 sono stranieri (36%) e 2.801 sono donne. La capienza regolamentare è invece di 45.849 detenuti .I dati del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, aggiornati al 30 settembre 2012, sono stati resi noti oggi a Roma nel corso della presentazione del progetto “Salute senza barriere: integrazione sanitaria dei cittadini stranieri detenuti” (vedi lancio successivo).

Per quanto riguarda la posizione giuridica 38.388 sono le persone che hanno avuto una condanna definitiva, mentre 13.487 sono in attesa di primo giudizio, 7.220 gli appellanti e 4.494 i ricorrenti, mentre 1.579 si trovano in una situazione mista. “Il 42% delle persone in carcere aspetta un giudizio definitivo, il 30% sono immigrati e un altro 30% è composto da persone che hanno avuto problemi di dipendenza – sottolinea Roberto di Giovan Paolo, presidente del Forum nazionale della salute in carcere – . Questo dimostra che la ex Cirielli, la Fini-Giovanardi e la Bossi- Fini sono tre leggi che hanno fallito. L’impostazione securitaria non aiuta, funzionano meglio le misure alternative. Lo dimostra il fatto che il 70% delle persone che hanno avuto l’indulto non è più tornato in carcere”.

Tra le regioni con il maggior numero di detenuti spicca la Lombardia (9.402) seguita dalla Campania (8.072),  la Sicilia (7.291 e il Lazio (7.171). Anche per quanto riguarda la presenza di stranieri in carcere la Lombardia è al primo posto (4.120) con una media che supera quella nazionale, seguita dal Lazio (2.890) , la Toscana (2.271) e l’Emilia Romagna (1754). Per quanto riguarda le nazionalità  dei detenuti stranieri, la maggior parte sono originari del Marocco (4.633), seguono i romeni (3.647), i tunisini ( 3.037) e gli albanesi (2.839). (ec)

 

© Copyright Redattore Sociale


Related Articles

Droga, basta con l’emergenza

Loading

Noi, magistrati dei paesi latini, affermiamo il fallimento radicale della guerra globale alle droghe con le gravissime conseguenze che questa ha prodotto, a livello mondiale, sugli individui e sulla società . In sintonia con la Relazione della Commissione globale sulle politiche della droga del giugno 2011, critichiamo la eccessiva utilizzazione della legislazione d’emergenza, che ha avuto l’unico risultato di aumentare il livello della corruzione nel settore politico-giudiziario e fra le forze di prevenzione.

Aids, puntiamo a zero

Loading

Il Forum della Società  Civile Italiana sull’Hiv/Aids a partire da questo 1° dicembre ha dichiarato la propria intenzione di monitorare l’azione del Governo nella lotta contro l’Hiv/Aids attraverso ventiquattro indicatori stabiliti dalla Dichiarazione di Roma, un documento sottoscritto da oltre cento associazioni nel luglio scorso.

Indulto: il rapporto Antigone

Loading

Sono 24.256 i detenuti che, grazie all’indulto, hanno riacquistato la liberta’. A renderlo noto e’ Antigone, che oggi ha presentato

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment