Più diplomati ma meno eccellenze Migliorano i voti, record in Puglia

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ROMA — Più diplomati e voti più alti nelle fasce intermedie, sopra la sufficienza. Ma ottenere il massimo punteggio è stato più difficile, le eccellenze sono diminuite sia tra i 100 sia tra i 100 con lode. Record di lodi in Puglia (1,4 per cento) e in Umbria (1,2), il calo maggiore si è avuto invece in Emilia Romagna (dall’1,3 allo 0,7) e in Calabria (dall’1,5 allo 0,8 per cento).
I dati presentati dal ministero dell’Istruzione relativi ai maturati di quest’anno, anche se non sono ancora completi perché mancano la Valle d’Aosta e la provincia di Bolzano, sono per molti aspetti positivi, per altri un poco meno. L’anticipazione fornita dal Miur rappresenta il 96,1 per cento degli ammessi a sostenere gli esami, e ci racconta che «cresce la percentuale degli studenti con voto da 71 a 99 con un maggiore incremento nella fascia di voto tra 81 e 90, per tutte le tipologie di scuola». Ma diminuisce, sensibilmente, la percentuale di diplomati con 100, che è stata del 4,4 per cento mentre nel 2011 era del 5,2 per cento, e la percentuale dei diplomati con lode, passata dallo 0,9 per cento del 2011 allo 0,6 di quest’anno.
In realtà , riguardo alla lode, il ministero dà  una spiegazione: quest’anno per la prima volta, con l’entrata a regime della riforma, la lode è stata attribuita dalle commissioni di esame solo se l’alunno ha riportato il punteggio massimo di credito scolastico (8 punti per la classe terza, 8 punti per la classe quarta e 9 punti per la classe quinta) e la media dei voti superiore a nove negli scrutini finali relativi alla classe terza, quarta e quinta.
La maturità  2012 ha coinvolto 497.310 candidati, la percentuale di ammissione è stata del 94,4 per cento degli studenti, quella dei non ammessi il 5,6, uguale all’anno precedente. I voti sono stati più alti, insistono al Miur, ad eccezione dei 100, perché infatti diminuiscono i diplomati con la sufficienza, il 60, che quest’anno sono il 10,1 per cento, nel 2011 erano l’11,7; un pochino più corpose sono le fasce intermedie, con il 31,7 per cento di diplomati che si è aggiudicata una votazione tra 61 e 70 (31,6 l’anno prima), il 28,5 che ha preso tra 71 e 80 (era il 27,9 per cento); il 17,4 che si è meritato tra 81 e 90 (nel 2011 era il 16,2) e infine più di 7 diplomati su 100 (7,3) s’è portato a casa da 91 a 99, nella passata maturità , quella del 2011, erano 6 e mezzo.
Luci e ombre. Le luci sono i voti, più alti, con un incremento soprattutto per la fascia tra 81 e 99 per tutte le tipologie di scuole. Inoltre, il 98,9 per cento degli ammessi ha passato l’esame mentre nel 2011 la percentuale è stata un poco più bassa, 98,3. Le ombre, invece, riguardano proprio quelle scuole ultimamente salite agli onori della cronaca perché maggiormente scelte dai ragazzi che quest’anno si sono iscritti alle superiori: gli Istituti tecnici. Aumenta infatti la percentuale dei diplomati ai Licei e diminuisce quella dei diplomati tecnici. Su cento diplomati, 47 escono dai licei (erano poco meno l’anno prima), 34 hanno preso la maturità  tecnica (erano quasi 35), i professionali sono stabili con poco più di 15 ogni cento diplomati, lo stesso vale per gli Artistici con il 3,4 per cento di maturi contro il 3,3.
In realtà  però, a guardare bene, la spiegazione c’è: negli anni scorsi sono sempre stati in crescita gli iscritti ai Licei rispetto ai Tecnici, mentre è solo da quest’anno che si è osservata un’importante inversione di tendenza che vede un salto in avanti dei Tecnici, una tenuta dei Professionali e un calo dei Licei. Gli effetti li vedremo tra qualche anno.
Tecnici e Professionali ci fanno comunque una bella figura riguardo ai voti: anche loro infatti diminuiscono nel minimo (il 60), più che nei Licei, riuscendo ad andare oltre la sufficienza di quasi tre punti per gli istituti Professionali (dal 13,7 al 16,3) e di due per i Tecnici (dal 13,7 al 15,8).


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