Pacchetto crescita a rischio slittamento Grilli: varare prima la Finanziaria
Di certo c’è già stata una frenata nel lavoro dei tecnici che stanno preparando il pacchetto crescita e semplificazioni. Le riunioni si sono diradate, i tempi si stanno decisamente allungando. Non è ancora chiaro quando il provvedimento sarà varato dal Consiglio dei ministri. Il titolare dell’Economia, Vittorio Grilli, ha ormai concentrato la sua attenzione sulla prossima legge di Stabilità (la nuova Finanziaria) che dovrebbe essere presentata in Parlamento intorno alla metà di ottobre. E lì ci dovrebbe anche essere scritto che non scatterà — come più volte ha annunciato Grilli — l’incremento delle aliquote Iva. Di certo bisognerà recuperare almeno 6 miliardi di euro, attraverso i tagli alla spesa pubblica. Se queste tornano ad essere le priorità , potrebbe finire in secondo piano l’agenda per la crescita. Una serie di provvedimenti che comunque, per le compatibilità finanziarie, dipende dal via libera del dicastero di Via XX settembre.
Prima della legge di Stabilità il ministero dell’Economia dovrà aggiornare le stime macroeconomiche contenute nel Documento di economia e finanza (Def). Il nuovo dato sul Pil dovrebbe arrivare intorno al 20 settembre. Scontata una revisione al ribasso. Da un calo inizialmente previsto all’1,2 per cento si dovrebbe passare a un più realistico -2,2 per cento.
In attesa che il governo decida complessivamente la sua strategia, i tecnici della Funzione pubblica hanno compiuto qualche passo in avanti sulle semplificazioni. L’obiettivo è cercare di ridurre gli adempimenti burocratici per le imprese per aumentarne l’efficienza e la produttività . Ieri l’agenzia di stampa Radiocor
ha anticipato una parte della bozza del decreto semplificazioni per le imprese sul quale sono in corso approfondimenti tra la Funzione pubblica e il Lavoro. Si tratta dunque ancora di ipotesi da esaminare compiutamente. Senza intaccare la sicurezza sostanziale sul lavoro si cerca di semplificare il rapporto tra aziende e pubblica amministrazione. Ipotizzando, per esempio, che per le imprese che operano in settori ritenuti a basso rischio infortunistico (saranno individuate dal ministero del Lavoro) sia possibile predisporre un Documento sulla valutazione dei rischi semplificato. Dal dicastero del Lavoro potrebbe arrivare una proposta per snellire il Durc, il Documento unico di regolarità contributiva. Novità in vista anche nel settore previdenziale. Per i lavoratori parasubordinati potrebbe saltare il divieto di prosecuzione volontaria in un ente diverso dall’Inps.
Nel campo delle infrastrutture si ragiona sull’eliminazione del principio silenzio-rifiuto da parte dei Comuni del permesso di costruire in caso di esistenza di un vincolo ambientale, paesaggistico e culturale. Dovrebbero, infine, essere semplificate le procedure per il rilascio del Via (valutazione di impatto ambientale) e dell’Aia (autorizzazione integrata ambientale).
Related Articles
Caporalato, le agromafie si estendono sino alle industrie alimentari
Presentato il VI rapporto della Flai Cgil. False coop e subappalti per sfruttare i lavoratori nei macelli. Che fanno arrivare a 230mila gli addetti irregolari nel settore. Mininni: ora coi voucher contratti non più applicati
Il piano-sgravi del governo gettito recuperato all’evasione sarà usato per ridurre l’Irpef
Se arrivano 15 miliardi, aliquota dal 23 al 20% Il Tesoro vuole inserire nella legge delega l’obbligo di destinare il “tesoretto” a misure di detassazione C’è però incertezza sui tempi dell’operazione: potrebbe scattare verso la fine dell’anno
Roma, deficit a quota un miliardo La città? Ha più dipendenti della Fiat