Un patto contro l’inflazione tra industria e distribuzione: la proposta di Coop

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MILANO – “Al Meeting di Rimini il premier Mario Monti ha annunciato la luce alla fine della crisi. Io sinceramente non la vedo”. Lo sostiene Vincenzo Tassinari, presidente Consiglio di gestione della Coop Italia. “Credo che sia importante anche dare messaggi positivi – prosegue -, ma bisogna che si traducano in qualcosa che il consumatore recepisce nel concreto nelle sue tasche”. Il rapporto Coop sui consumi, invece, evidenzia che la crisi ha prosciugato le casse delle famiglie italiane.

Tra i responsabili di questa situazione, sottolinea Tassunari, ci sono le decisioni adottate ai vertici europei. “La politica economica europea sta impoverendo i cittadini – afferma -. Come distribuzione abbiamo fatto la nostra parte, facendo da calmiere al potere d’acquisto delle famiglie, non alzando i prezzi. Ma tutto questo rischia di non essere sufficiente per l’anno prossimo”. Per questo Tassinari chiede al governo di correre ai ripari: “Occorre fare un tavolo tra industria e distribuzione per fare un patto contro l’inflazione”. L’aumento dei prezzi, che nel 2013 dovrebbe arrivare al 4,9% costerà  almeno 400 euro a famiglia.

Vincenzo Tassinari torna anche sulle liberalizzazioni del governo Monti, in particolare nel mercato dei farmaci. “Un’occasione mancata – dice -: Coop salute aveva dimostrato un buon potenziale. Non ci è stata concessa nemmeno la vendita dei farmaci di fascia C, come più volte abbiamo chiesto al Governo”. Tassinari sottolinea un altro fattore che desta preoccupazione: l’ampliamento della forbice dei consumi tra nord e sud. Nel Meridione si compra quasi il 5% in meno che al Nord e il 4% in meno che nel centro italia. E il prossimo anno non si annuncia migliore: “Le previsioni per il 2013 segnano un meno sia per il food che per non food “(rispettivamente 0,9 e 3%). (Lorenzo Bagnoli)

 

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