Krokodil, è allarme per la droga che corrode la pelle. “Nessun caso in Italia”

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ROMa – In merito all’allarme scattato nei giorni scorsi sulla droga KroKodil proveniente dalla Russia, interviene il Dpa, Dipartimento politiche antidroga: “Già  un anno fa, il Sistema Nazionale di Allerta del Dpa, la cui delega è affidata al Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’integrazione Andrea Riccardi, grazie anche ad una segnalazione dell’Osservatorio Europeo sulle droghe e le tossicodipendenze Oedt, aveva lanciato una informativa sulla diffusione in Russia di una droga assunta per via iniettiva a base di desomorfina denominata ‘Krokodil’ estremamente pericolosa per la salute dei consumatori”. Secondo le informazioni assunte dal Sistema Nazionale di Allerta, “si tratterebbe di una sostanza stupefacente molto pericolosa ottenuta attraverso un procedimento di ‘cottura’ della codeina contenuta in alcune compresse utilizzate per l’emicrania. Tale abitudine sembra stia diventando frequente in Russia, Bielorussia e in Ucraina, soprattutto perché la droga così ottenuta avrebbe costi più ridotti rispetto all’eroina anche se effetti inferiori. Inoltre il fenomeno riguarderebbe soprattutto la Russia e il ‘krokodil’ preparato in condizioni igieniche sanitarie estremamente precarie, presenta cariche batteriche virali elevatissime con agenti microbici in grado di dare infezioni locali nel punto di iniezione fortemente infettanti dei tessuti molli e delle fasce muscolari con una desquamazione e corrosione infettiva profonda della pelle che diventa con una superficie ruvida e squamosa come quella di un coccodrillo, da cui il termine gergale ‘crocodile’ o anche ‘krokodil’ per poi dare origini ad orribili ulcerazioni profonde ed invasive che, possono arrivare anche alla sepsi generalizzata con morte della persona”. “Siamo di fronte ad mix di sostanze molto pericoloso – ha dichiarato Giovanni Serpelloni, capo del Dpa – che dopo essere stato ‘cucinato’ a domicilio viene iniettato per endovena dai tossicodipendenti, immediatamente con gravi ed irreparabili danni ai tessuti. Fortunatamente per quanto riguarda Italia non è stato segnalato nessun caso e tramite il Sistema Nazionale di Allerta stiamo monitorando costantemente il fenomeno. Vogliamo comunque ricordare ai consumatori di evitare qualsiasi assunzione di questa sostanza in caso ne venissero in contatto, e agli operatori di segnalare immediatamente eventuali casi riscontrati al Sistema di Allerta attivando contemporaneamente opportune cure antibiotiche in ambiente specialistico. Si ricorda infine che nel nostro Paese sia la desomorfina che la codeina sono presenti nelle tabelle delle sostanze stupefacenti del DPR 309/90. L’attenzione del Dpa, anche su questo tipo di droga resta comunque altissima”. © Copyright Redattore Sociale


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