“Bce pronta ad acquistare i bond” ma dopo Draghi i mercati crollano

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BERLINO â€” La Banca centrale europea si prepara a misure straordinarie e non convenzionali per difendere l’euro e di fatto correggere anche la divaricazione degli spread. E ammonisce che «l’euro è irreversibile». Così, con preannunci da parte del presidente Mario Draghi di interventi che «verranno nelle prossime settimane», si è chiusa l’attesa riunione del Consiglio direttivo della Bce all’Eurotower di Francoforte. I mercati nelle loro reazioni a caldo hanno risposto con un brutale voto di sfiducia: giù tutte le Borse (Milano del 4,6 per cento), lo spread Btp-Bund di nuovo sopra i 500 punti, l’euro sotto il tasso di cambio di 1,22 sul dollaro. E sull’altro fronte, i media online tedeschi, da Handelsblatt, alla Frankfurter allo Spiegel, che sparano su Draghi, lo bocciano come personaggio «in balìa dei mercati» e che porterà  solo all’inflazione e «alla perdita di indipendenza dai poteri politici e di credibilità  da parte dell’Istituto ». Commenti positivi vengono invece dai governi: appoggiano Draghi il vicecancelliere tedesco Philipp Roesler, pure considerato un falco, e il ministro dell’Economia francese, Pierre Moscovici.
La Bce, ha spiegato Mario Draghi, ha tracciato adesso «le sue linee guida», per intervenire contro spread «che viaggiano ormai a livelli inaccettabili». E si prepara a definire e adottare nelle prossime settimane interventi diretti sui mercati, di dimensione adeguata agli obiettivi. Cioè in sostanza tutto indica una disposizione prossima di liquidità  illimitata per interventi sui titoli sovrani a breve. Oltre a nuove misure in aiuto al sistema bancario europeo. Il consiglio ha anche discusso dell’ipotesi di un calo del costo del denaro, convenendo però che non è il momento di procedere a un taglio del tasso centrale, il quale pertanto resta al suo livello attuale, il minimo storico cioè lo 0,75 per cento.
I tempi dell’intervento sui titoli — richieste esplicite degli Stati che affrontino emergenze come Spagna e Italia, al fondo Fesf, accordi di condizionalità , interventi della Bce sui mercati secondari — restano non definiti.
LE RISERVE DELLA BUBA
Il Consiglio è stato unanime nel definire l’euro irreversibile e inaccettabili premi di rischio collegati ai timori di un tramonto della moneta unica. Ma ha visto «una sola eccezione» sul tema dell’intervento sui titoli sovrani. «E’ chiaro ed è noto», ha spiegato esplicitamente Draghi, «che la Bundesbank ha le sue riserve sullo schema di acquisto dei bond». Ma adesso i tecnici della Bce dovranno definire i dettagli dell’offensiva antispread sulla base delle linee-guida decise ieri, «e a quel punto prenderemo una decisione finale e verranno contati i voti», ha continuato il presidente. I falchi Bundesbank dunque possono finire di nuovo in minoranza.
LA LINEA DI LONDRA
La Bce inoltre, ha detto ancora Draghi, sta studiando il varo di «altre, ulteriori misure non convenzionali », come nuovi maxiprestiti alle banche o un allentamento delle garanzie loro richieste in cambio della liquidità . «Andremo al di là  di quanto stabilito dal Consiglio europeo di fine giugno», ha sottolineato Draghi. La Bce non vuole e non può riempire vuoti lasciati dai governi, cui spettano le politiche di consolidamento, «ma non c’è stata alcuna retromarcia rispetto al mio discorso di Londra (la promessa di fare tutto per salvare l’euro con energiche misure, la settimana scorsa, ndr), i mercati non mi hanno frainteso».


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