Ultimatum della Consob a Parmalat

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MILANO â€” Agli amministratori si chiedono spiegazioni dettagliate su come si è arrivati a formulare il prezzo di acquisto. E se sono state prese in considerazione le possibile alternative sul mercato. Mentre i sindaci dovranno spiegare quali cautele sono state prese, in particolare trattandosi di una operazione tra parti correlate.
È quanto si legge in una lettera che gli uffici della Consob, la commissione che vigila sui mercati finanziari e le società  quotate in Borsa, ha inviato al consiglio di amministrazione nonché al collegio sindacale di Parmalat. Un documento che contiene una serie di precise domande sull’operazione che ha portato il gruppo alimentare di Collecchio ad acquistare le attività  americane del colosso francese Lactalis. Guarda caso, la stessa azienda che meno di un anno fa è diventata socio di controllo dell’ex impero creato da Calisto Tanzi.
Un’operazione molto criticata e tanto da sfociare in ricorsi legali da parte dei soci di minoranza: il sospetto è che non sia stata fatta per rafforzare il patrimonio aziendale o per creare sinergie industriali, ma soltanto per dirottare verso la casa madre francese parte della cassa di Parmalat. Un tesoretto da quasi 1,8 miliardi di euro che Enrico Bondi (commissario straordinario dopo il crac finanziario del gruppo emiliano e poi ad) aveva accumulato grazie alle azioni legali nei confronti delle banche chiamate in causa per aver assecondato le spericolate azioni finanziarie di Tanzi. Una buona metà  di questo fondo, per la precisione 904 milioni di dollari, sono stati pagati da Parmalat Italia per rilevare le attività  Usa di Lactalis.
Di fatto, un’operazione tra parti correlate, visto che acquirente ed acquisito sono entrambi sotto il controllo della famiglia Besnier (Parmalat per l’83 per cento del capitale). Su questo tema dovrà  rispondere il collegio sindacale, visto che la Consob vuole sapere tutti i passi compiuto per tutelare gli azionisti.
I componenti del cda presieduto dall’ex manager Enel e Mediaset Franco Tatò dovranno, invece, dare chiarimenti su come si è arrivati al prezzo di Lactalis Usa, tenendo conto anche conto delle difficoltà  incontrare dal gruppo americano che ne hanno caratterizzato un calo di redditività . E se sono stati presi in considerazione dossier alternativi, ovvero se c’era la possibilità  di acquistare gruppi concorrenti e come sono stati valutati.
A tutto ciò gli amministratori di Parmalat dovranno rispondere entro la prossima settimana. E con la più ampia pubblicità  possibile. Dalle risposte potrebbero emergere dettagli fin qui poco conosciuti che potrebbero interessare quegli azionisti di minoranza che hanno contestato l’operazione. «E’ una transazione fatta nell’interesse esclusivo del gruppo di controllo e contro quello di Parmalat e dei suoi azionisti», aveva dichiarato il rappresentante del fondo di investimento Amber durante l’assemblea dei cosi che nel maggio scorso ha approvato l’acquisizione negli Usa.
La Consob, tra l’altro, si riserva di inviare alla procura competente eventuali documenti o comunicazioni che potrebbero avere interesse per l’apertura di una indagine di carattere penale.


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