Cittadinanza, “questione di giustizia” per un milione di minori in Italia

Loading

ROMA – Sono circa un milione (993.238) i minori con cittadinanza straniera regolarmente residenti in Italia  con un incremento dal 2000 a oggi pari al 332%. Se la quota della popolazione straniera sul totale dei residenti (italiani e stranieri) è attualmente del 7,5%, i minorenni rappresentano il 21,7% della popolazione straniera (4.570.317) e il 9,7% del totale dei minori (italiani e stranieri). Lo dice il rapporto “Da residenti a cittadini” presentato oggi a Roma dall’Anci. “Queste considerevoli cifre sono tra gli indicatori più evidenti del grado di stabilità  e di radicamento raggiunto dall’immigrazione nella società  italiana, pur con forti differenze territoriali – si legge nell’indagine -Tuttavia, a partire da una situazione di sostanziale equilibrio tra i due gruppi all’inizio del decennio, la proporzione dei minori nati in Italia è straordinariamente cresciuta rispetto a quella dei minori e giovani immigrati dall’estero, ed essi costituiscono oramai il 71% del totale dei minori stranieri residenti”.

Nel 2011 i minori di15 anni sono l’87% della popolazione minorile straniera e ben il 96% (quasi l’intero universo), delle seconde generazioni propriamente dette. Gli stranieri dai 14 ai 17 anni, cioè in età  da scuola secondaria di II grado rappresentano il 7,6% del totale dei minori di quella classe d’età , mentre quelli dai 6 ai 13 anni d’età , cioè nel ciclo dell’istruzione obbligatoria (scuola primaria e secondaria di I grado) salgono al 17%, una proporzione che aumenta poi al 25% per i bambini dai 0 ai 5 anni, cioè in età  da asilo nido e scuola dell’infanzia.

“Il criterio privilegiato per l’attribuzione della cittadinanza italiana è da un lato lo jus sanguinis e dall’altra il favor per i legami con il cittadino italiano, tali per cui solo il coniuge o i discendenti di cittadini italiani per nascita sono favoriti nell’acquisizione dello status civitatis – spiega l’Anci -. Preferenze che rendono certamente non agevole l’acquisto della cittadinanza per i minori stranieri, i quali dunque possono diventare cittadini italiani: perché diventa cittadino il padre o la madre, con cui il minore straniero convive stabilment, e che pertanto gli trasmettono lo status (art. 14 legge 91/92); perché nato in Italia, qui regolarmente soggiornante e residente dalla nascita, e dichiara di volere diventare cittadino italiano entro un anno dal compimento della maggiore età  (art. 4, co. 2 legge 91/92); perché ha un avo italiano di nascita e risiede in Italia da due anni al compimento della maggiore età  (art. 4, lett c) – continua il rapporto – L’attuale legge sulla cittadinanza reitera l’infondatezza del termine straniero attribuito a chi è nato in Italia e veicola nel riconoscimento formale di appartenenza una situazione di fatto già  acquisita. I giovani di origine straniera chiedono una riforma legislativa che riconosca alle seconde generazioni il diritto alla cittadinanza ‘per uscire dalla precarietà  giuridica’, per ‘eliminare le dissonanze e ridurre i rischi di «alterità » sociali’, per ‘una questione di giustizia’ perché l’istituto di cittadinanza ispirandosi ai principi di pari opportunità  tra gli individui, almeno nelle condizioni formali di partenza, risponde alle giuste aspettative di integrazione e di mobilità  sociale delle seconde generazioni e delle loro famiglie”. 

Nel corso della XVI legislatura sono stati complessivamente presentati 19 progetti di legge alla Camera dei Deputati (14 dei quali sono stati unificati in un unico testo), e 9 al Senato della Repubblica, per modificare la disciplina sulla cittadinanza prevista dalla legge 5 febbraio 1992, n.91.

 

© Copyright Redattore Sociale


Related Articles

Il reddito minimo garantito è un diritto universale

Loading

Presentato a Roma il «Rapporto sullo stato sociale 2015». Sanità, scuola, pensioni, lavoro: l’analisi critica delle politiche di Renzi giunti al settimo anno di austerità devastante

Crisi, 1 su 3 cittadini vive con mamma E gli italiani riscoprono i “fornelli”

Loading

Crisi, 1 su 3 cittadini vive con mamma E gli italiani riscoprono i "fornelli"

Diseguaglianze globali, è ora di preoccuparsene

Loading

I 2.153 miliardari del mondo hanno più ricchezza dei 4,6 miliardi di persone che costituiscono il 60 percento della popolazione del pianeta, rivela un nuovo rapporto di Oxfam

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment