Rapporto sui diritti globali 2012
L’anno passato, continua, è stato quello delle guerre che non finiscono mai. Certo il 18 dicembre 2011, le ultime truppe statunitensi di stanza in Iraq hanno lasciato il Paese, ma se si scorrono i numeri delle spese militari nel 2011 si scopre che gli Usa hanno stanziato circa 687 miliardi di dollari, la Francia 61 miliardi, la Gran Bretagna 57 miliardi, la Libia, dopo sette mesi di conflitto, 1,1 miliardi.
A preoccupare gli autori, mentre si attende l’evolversi della situazione siriana e iraniana, sono anche le parole del presidente statunitense Barack Obama, che quest’autunno cercherà la rielezione, e che ha annunciato di voler rafforzare la presenza Usa nel Pacifico, aprendo quindi la competizione con la Cina sulla regione.
Il 2011 è però anche l’anno in cui l’America Latina ha acquistato ulteriore importanza e influenza sullo scacchiere mondiale. Secondo la Banca mondiale nel 2012 l’economia della regione crescerà del 3,6 per cento contro il 4,1 dell’anno passato. In particolare, si legge nel rapporto, il Brasile, considerato uno dei motori della crescita globale per i prossimi anni, farà registrare un più3,4 per cento; il Messico crescerà del 3,2, l’Argentina del3,7. Infine l’Asia, continente che secondo molti analisti giocherà un ruolo di primo piano trainato soprattutto dalle nuove generazioni, con oltre 940 milioni di cittadini tra i 10 e i 24 anni.
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