LAVORO: CONQUISTE E PASSI INDIETRO NEL ‘RAPPORTO SUI DIRITTI GLOBALI’
Tra i temi trattati: la crisi finanziaria globale e i rischi del
protezionismo, l’economia, le politiche sui redditi e quelle sociali,
le trasformazioni del mercato del lavoro e la precarieta’ diffusa, gli
infortuni sul lavoro, il welfare e il diritto alla salute, il carcere,
la corruzione e la giustizia, la sicurezza urbana, le ronde e il
neoautoritarismo, il volontariato e green economy.
Il Rapporto racconta una situazione dell’ultimo anno
particolarmente drammatica. Licenziamenti facili, smantellamento dello
Stato sociale, taglio della spesa pubblica, deregulation,
impoverimento dei redditi. I diritti di cittadinanza e di lavoro si
vanno sempre piu’ restringendo: una tendenza che si manifesta anche in
Italia dove all’emergenza si e’ risposto con l’imposizione di
sacrifici a senso unico che hanno colpito soprattutto i piu’ deboli.
(Adnkronos/Labitalia) – Il segretario generale della Cgil,
Susanna Camusso, nel suo contributo ammette che “nessuno nega che il
riequilibrio dei conti pubblici sia necessario nel nostro come in
molti altri Paesi europei, ma non si puo’ realizzarlo aumentando lo
spread sociale interno quando sarebbe necessario, anche per ragioni
economiche, produrre maggiore coesione e ridurre le diseguaglianze
esistenti tra percettori di reddito da un lato e contribuenti
dall’altro.
“Il governo Monti – osserva – non ha imboccato questa seconda
strada. Ha invece usato l’emergenza per imporre al Paese sacrifici a
senso unico che hanno colpito soprattutto i piu’ deboli. Al di la’ di
un apparato propagandistico efficace soprattutto all’estero, con i
provvedimenti ‘Salva Italia’, ‘Libera Italia’, ‘Cresci Italia’ sono
stati colpiti i redditi e le aspettative dei pensionati, non sono
state toccate le grandi ricchezze e le rendite, si sono accresciute la
precarieta’ e l’incertezza sul lavoro”.
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