Arci servizio civile: calano i progetti, salgono gli investimenti per i giovani
ROMA – “Il Servizio civile nazionale (Scn) il suo tributo alla crisi del 2008 lo ha già abbondantemente pagato con la caduta del finanziamento statale da 299 nel 2008 a 68 milioni nel 2012, con la privazione per i giovani italiani di poter partecipare al Scn. Infatti non solo i posti messi a bando sono caduti da 45 mila a 18 mila, ma nel 2012 non ci sarà nessun posto messo a bando. Gli avvii di quest’anno si riferiscono ai giovani selezionati nel 2011 che quindi pagano un piccolo costo anche loro con un’attesa per l’avvio dell’esperienza che in alcuni casi durerà 11 mesi”. Inizia con questa grigia considerazione l’ottavo Rapporto annuale di Arci Servizio Civile, che viene presentato questa mattina a Roma. Si tratta del rapporto sull’attività della maggiore associazione di scopo in Italia, a cui aderiscono importanti realtà del Terzo settore come Arci, Auser, Legambiente, Uisp, ecc…
La progressiva crisi finanziaria del Scn, segnala il rapporto, ha avuto un impatto pesante anche sulla rete associativa di Arci Servizio Civile (Asc), “con un calo dei progetti depositati presso l’Unsc e con l’impennata dell’investimento per ogni giovane sostenuto da Asc, arrivato nel 2011 a più di 4.900 euro per persona. Nello stesso tempo, con la riduzione dei posti messi a bando, si è ristretta la possibilità , per alcune fasce giovanili, di poter partecipare al Servizio civile, rischiando di far assumere a questo istituto una funzione escludente invece che inclusiva”.
In questo contesto, comunque, si rileva come il Rapporto offra uno spaccato in cui “solo il 50% dei giovani ha precedente esperienza del mondo del privato sociale, facendo assumere al Scn il valore di luogo privilegiato ove il Terzo Settore nelle sue varie articolazioni può entrare in relazione con i giovani”.
Il rapporto propone un quadro aggiornato delle attività di servizio civile realizzate nel biennio 2010 e 2011 da Asc. Obiettivo generale è rendere conto delle attività di servizio civile svolte nel corso del 2010-2011 presso la rete Asc, delle risorse impiegate e dei risultati in termini di competenze e capitale sociale acquisiti dai volontari in servizio.
Il rapporto si compone di 2 capitoli: il primo descrive le principali attività di servizio civile svolte nell’ambito della rete Asc mentre il secondo, attraverso l’analisi dei dati raccolti mediante il monitoraggio sui volontari in servizio nel bando del 2010, a cura di Swg, tratta il tema dello sviluppo delle competenze dei giovani in servizio e il contributo di tale esperienza all’accumulazione di capitale conoscitivo e sociale.
© Copyright Redattore Sociale
Related Articles
Carceri fuorilegge
Sovraffollamento record. 21.457 detenuti di troppo
Se l’amministrazione penitenziaria fosse un’azienda, avrebbe da tempo dovuto portare i libri in tribunale. Ma a essere condannati, più che gli amministratori, sarebbero, per così dire, i proprietari. Vale a dire i responsabili politici. E qui il fallimento è manifestamente per dolo, giacché i problemi sono noti, analizzati e denunciati da tempo immemore (e significativamente spesso in modo congiunto e omogeneo da parte di tutti i diretti interessati: detenuti, associazioni, volontariato, operatori, direttori, agenti), senza che misure minimamente adeguate siano mai state messe in campo.
Chiusa la Conferenza europea. “L’Europa sostenga l’energia del volontariato”
Centinaia di volontari, 14 paesi europei coinvolti: la Conferenza Europea ha chiuso con le raccomandazioni su giovani, invecchiamento attivo, diversità e inclusione sociale
I bilanci falsi di Alemanno “Un buco da 500 milioni” Ma Marino non si salva
La relazione della Ragioneria generale dello Stato mette sotto accusa il precedente sindaco di Roma Gianni Alemanno e i conti attuali