Tripoli, miliziani occupano scalo
I miliziani, provenienti dalla località di Tarhouna (80 km a sud-est della capitale) – riporta Al Jazeera – avrebbero deciso di ritirarsi dopo aver parlato con il presidente del Consiglio nazionale di transizione (Cnt), Mustafa Abdel Jalil.
I miliziani hanno temporaneamente occupato lo scalo per chiedere il rilascio di uno dei loro leader, identificato come Abu Ajila al-Habshi, scomparso in circostanze non ancora chiare ieri sera. Durante l’assalto, hanno esploso colpi di arma da fuoco ferendo un impiegato e diffuso il panico tra i viaggiatori.
Secondo il portavoce del Cnt, Mohammed al-Harizy, il leader dei miliziani sarebbe stato rapito da ignoti mentre percorreva la strada fra Tarhouna e Tripoli. La commissione per la sicurezza di Tripoli, ufficio che risponde al ministero dell’Interno, ha negato qualsiasi coinvolgimento nella vicenda, su cui è stata annunciata l’apertura di un’inchiesta.
L’episodio è giunto poche ore dopo la notizia, diffusa sempre da Al Jazeera, del rinvio delle elezioni per l’assemblea costituente in programma il 19 giugno dovuto, sembra, a questioni procedurali. In attesa dell’annuncio ufficiale, secondo la stessa fonte il voto dovrebbe subire uno slittamento di una o due settimane.
La situazione in Libia è molto delicata, a nove mesi dalla caduta di Gheddafi e con un Cnt che viene ciriticato da più parti per la sua gestione del potere. Le varie milizie armate, provenienti da diverse città , non lasciano le armi e continuano a diffidare l’una dell’altra, mentre in Cirenaica si fanno fortissime le spite centrifughe.
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